Tour della Grecia Classica e Meteore, si parte!

101_grecia_tour_partenone_racconti_di_viaggioCi eravamo dati appuntamento qualche tempo fa per riprendere insieme questo viaggio alla scoperta della Grecia classica e Meteore, per approfondire la sua storia antica, la mitologia, le tradizioni ed il suo più recente aspetto turistico quindi… pronti a partire?

Risaliamo sul nostro pullman gran turismo per un transfert di pochi chilometri, quel che occorre per arrivare ai piedi dell’Acropoli e del Partenone, che sino ad ora avevo potuto ammirare solo da lontano.

Non credo di essere stata la sola che, superato il cancello di ingresso, ha avuto il primo di una lunga serie di sussulti… grandezza e maestosità, mixati al silenzio del sito grazie all’orario che vede ancora pochi turisti in giro, creano un effetto davvero esplosivo per le emozioni… il peso di migliaia di anni di storia si sente tutto!

La nostra guida, una ex professoressa di letteratura dai capelli bianchissimi e il sorriso dolce, può permettersi di raccontarci del sito a voce bassa e questo non fa che aumentare la sensazione di malia… con sapienza ci erudisce sulle principali caratteristiche architettoniche e ci riporta alla immagine originale di quanto stiamo ammirando, così che ci sia possibile realizzare la visione del tempio nei suoi colori sgargianti grazie all’uso dei colori rosso, blu e giallo con i quali venivano decorati i bassorilievi dei frontali, i capitelli, le statue… e piano piano l’immagine si 103_grecia_partenone_tour_racconti_di_viaggiocompleta con la visione dei bracieri sui quali venivano bruciate piante odorose, degli animali da cortile liberi di razzolare e brucare, dei devoti che portavano offerte nei costumi dell’epoca, più o meno preziosamente decorati, degli artisti che suonavano e cantavano in onore di Madre Terra e degli Dei. Insperatamente il cielo si apre e ci regala alcuni raggi di sole che illuminano il Partenone tanto da renderlo brillante… altra forte emozione. Un’ultima occhiata alle colonne del Portichetto delle Cariatidi (scopro ora che la Cariatide non è altro che una scultura utilizzata come colonna che raffigura una figura femminile, solitamente una giovane e bella ragazza; la figura maschile viene invece definita Telamone) e ci dirigiamo verso il Museo Archeologico, dove pure godiamo delle opere esposte in piena tranquillità. Il Museo è ricchissimo e, inutile dirlo, molto interessante… suddiviso in periodi storici, offre la piena percezione dello sviluppo della cultura di questo paese. Statue in marmo, monili d’oro, attrezzi e utensili rudimentali della vita quotidiana, fino alle rare statue in bronzo e ferro, quel poco che rimane dalla distruzione compiuta nel medioevo durante il quale la maggior parte delle statue in metallo vennero fuse per ricavarne armi. La statua di marmo di Madre Terra, primitiva e semplice, mi resta impressa a tal punto che ne acquisto subito una piccola riproduzione, autorizzata dal governo greco, presso lo shop del Museo.

102_grecia_tour_portichetto_ciariatidi_racconti_di_viaggioOra di pranzo! Ci attendono in un ristorante caratteristico nella periferia di Atene con piatti della tradizione greca; io sono vegetariana e vengo accolta da verdure ripiene di riso, una ratatuille indimenticabile e un trancio formato famiglia della famosa pasta sfoglia ripiena di feta!

Un piccolo inciso: durante tutto il tour mangeremo sempre piatti diversi della cucina tipica greca, e questa è una attenzione particolare che il tour operator, giustamente, ha dedicato a questo importante aspetto della cultura del paese.

Riprendiamo il nostro viaggio alla volta di Capo Sounio, a circa 60 chilometri da Atene, un promontorio sulla cui punta estrema, a picco sul mare, si erge il famoso tempio dedicato a Poseidone… un’altra visita magnifica, siamo benedetti dal sole e ci soffermiamo ad ammirare il tramonto sul mare da questa vetta, che rende tutto ancora più affascinante.

1044_grecia_tour_capo_sounio_racconti_di_viaggioRientriamo in albergo, ceniamo nuovamente con vista sull’Acropoli illuminata, un Ouzo tante chiacchere e tutti a riposare, domattina sveglia presto perchè lasceremo Atene e prenderà il via il tour!

Colazione assonnata ma molto, troppo ricca (imparerò presto che per me il miglior modo per iniziare la giornata in Grecia somiglia molto a quello che applico in Italia: caffè, yogurt con miele e cereali ma… che yogurt! E che miele!) e via si parte!

Passeremo sopra lo stretto di Corinto dove ci fermeremo per ammirarne le reali incredibili dimensioni (… vertigini!) e continueremo verso Epidauro per visitare il famoso teatro, conosciutissimo per la sua acustica perfetta grazie ad un attento calcolo delle dimensioni dello spazio scenico e della curvatura delle gradinate; così perfetta che consente di far giungere la voce sin nei piani più alti, amplificando ogni minima emissione sonora. Anche qui, grazie alla nostra preziosa guida, non avremo difficoltà nel ricostruire l’immagine di un teatro pieno di spettatori ed attori, coristi e musicisti…Nell’antichità, al termine di ogni rappresentazione i saggi conversavano che il popolo che esponeva i propri problemi ed insieme ne cercavano la soluzione… il senso di civiltà era incredibilmente forte! Non ci faremo nemmeno mancare una prova acustica a conferma della peculiarità di questo sito.

105_grecia_tour_micene_racconti_di_viaggioProseguiremo per Micene, con una sosta a Nauplia, la prima capitale della storia moderna greca.

A Micene visiteremo, sempre con forti emozioni anche grazie a un sole amico che illumina i siti meglio di un tecnico luci da Oscar, la Tomba di Re Agamennone, il Palazzo e la famosa Porta dei Leoni (quest’ultima davvero strepitosa ed il camminamento per raggiungerla, illuminato da terra, deve essere una esperienza incredibile se percorso all’imbrunire!).

Dopo un pranzo sempre degno di nota ci dirigiamo verso Olimpia, uno dei siti che mi incuriosivano di più. Il ginnasio, lo stadio (e qui scopro che la sua lunghezza, 192 metri, era l’unità di misura che veniva utilizzata per determinare le distanze!), il podio delle premiazioni (l’unico premio per gli atleti, che gareggiavano completamente nudi e cosparsi di olio e sabbia e si ripulivano bagnandosi nel fiume che scorre accanto, consisteva in una corona di olivo realizzata dai sacerdoti). Una curiosità: le donne non solo non potevano gareggiare ma neppur potevano assistere alle gare; in pochissimi casi una donna venne premiata come allevatrice dei cavalli che venivano utilizzati nelle sfide.

106_grecia_tour_olimpya_racconti_di_viaggioA seguire il Museo dei Giochi Olimpici si rivelerà altrettanto interessante; per me una delle visite più avvincenti, a conferma della mia curiosità iniziale.

Ripartiamo, destinazione Arachova… e ci troviamo in una località di montagna, caratterizzata da tanto legno ovunque e che tanto somiglia alle piccole località appenniniche a pochi chilometri da dove vivo! Atmosfera bellissima, un giro per i negozietti prima di cena per chi ancora non è stanco e dopo cena… Ouzo e chiacchere, una abitudine sempre più gradita a tutti, e ci si ritira nelle proprie camere; domattina ci aspetta la visita dell’area Archeologica di Delphi.

Buon riposo e… alla prossima puntata!

Manuela Lamanu Manzotti

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