…dolcemente cullata dalle maree…
Sabbia bianchissima e così soffice da sembrare talco, un mare turchese a perdita d’occhio.
Siamo arrivati da poco a Zanzibar, ma è impossibile togliersi gli occhiali da sole!
I nostri occhi non si sono ancora abituati a questi colori così forti. Abbiamo prenotato due settimane in un classico villaggio all inclusive sulla spiaggia di Kiwengwa, dove si trovano la maggior parte delle strutture turistiche.
La spiaggia è molto affollata, ma lunghissima e bellissima, costeggiata da alte palme da cocco; i minuscoli granelli di sabbia si compattano fortemente l’uno con l’altro rendendola ideale per lunghe camminate e praticabile anche in bicicletta o in moto, come una vera e propria strada.
Zanzibar rimane impressa nella mente per l’incredibile fenomeno delle maree.
Il mare che poco prima era sotto ai nostri piedi, sfugge lontano, fino oltre 200 metri, regalandoci una immensa distesa di sabbia e pozze d’acqua dove rimangono imprigionati pesci, stelle marine, ricci, conchiglie e alghe (che vengono raccolte dai locali e impiegate nell’alimentazione).
Quando il mare si ritira non è più possibile fare il bagno ma godiamo delle meraviglie che ci regala quel lembo di terra che il mare lascia temporaneamente scoperto.
Anche le immersioni vengono programmate in base all’andamento delle maree e si svolgono principalmente sul reef attorno all’isola di Mnemba.
Zanzibar è un’isola perfetta anche per chi adora fare escursioni. Dedichiamo un pomeriggio alla visita della spiaggia di Nungwi all’estremo nord, conosciuta come la spiaggia più bella dell’isola. Visitiamo una fabbrica di dhow, le tipiche imbarcazioni locali, costruite completamente a mano con strumenti semplici, per lo più in legno e ci godiamo uno splendido tramonto.
Nungwi, per la sua posizione, è l’unica spiaggia dalla quale si può assistere al tramonto del sole sul mare.
Il giorno successivo partiamo per il “Safari Blu”, una bellissima escursione alla scoperta dei reef e delle isole disabitate.
Ci imbarchiamo nella parte più meridionale dell’isola, nei pressi della bellissima laguna di Kizimkazi frequentata spesso dai delfini.
Sono previste due soste per fare snorkeling su meravigliose lingue di sabbia costeggiate dalla barriera corallina che da lì a poco la marea ricoprirà facendole scomparire alla nostra vista.
Facciamo sosta per pranzo su un’isola deserta dove viene organizzata una grigliata di pesce freschissimo accompagnata da un tripudio di frutti tropicali e trascorriamo il pomeriggio alla scoperta di questa splendida isola deserta.
La vegetazione è così rigogliosa da essere quasi completamente impenetrabile mentre il mare gioca a nascondino, mostrandoci alcune delle conchiglie più belle che io abbia mai visto, per poi riprendersele con la risacca.
Al rientro, veleggiamo a motori spenti tra i tanti piccoli atolli corallini in attesa di vedere il guizzo di qualche allegro delfino.
Con grande stupore, uno sbuffo d’acqua richiama la nostra attenzione poco lontano dalla prua del nostro dhow: una splendida megattera con il suo cucciolo incrocia la nostra traiettoria quel tanto che basta per farsi riconoscere, prima di sprofondare nel blu e regalarci un momento indimenticabile.
La sera, rientrati al resort, ci godiamo una notte di luna piena sulla spiaggia.
Il chiarore della sabbia è talmente forte da fare risplendere la notte quasi come fosse giorno.
A fare da cornice a questo dipinto della natura, la via lattea che, immensa, attraversa tutto il cielo e ci fa sentire davvero piccoli piccoli.
Per approfondire…guide turistiche, libri e film
Vallardi Viaggi (collana Rough Guides)
IL NOCCIOLO DELLA QUESTIONE, di Graham Greene (Oscar scrittori moderni)
Romanzo intenso, profondo tanto per abilità narrativa dell’autore quanto per capacità di indagare l’animo umano in tutte le sue complesse sfaccettature.
Il protagonista è un funzionario inglese che si trova in una colonia africana durante la Seconda guerra mondiale.
La sua vita viene messa a soqquadro da una serie di eventi: l’incontro e l’innamoramento con Elena, gli intrighi orditi da Yusef, un commerciante siriano.
USA 1996, un film di Stephen Hopkins
Africa 1896, l’assedio di due leoni che interruppero per mesi la realizzazione di un ponte sul fiume Tsavo, responsabili dell’uccisione di numerosi operai.
Cast: Michael Douglas, Val Kilmer, Brian McCardie, Emily Mortimer, Tom Wilkinson, Bernard Hill, John Kani, Om Puri, Henry Cele