Riprendiamo il nostro viaggio nelle Highlands scozzesi!
I castelli medievali costruiti su queste terre rappresentano un enorme richiamo turistico, sia per il loro innegabile fascino sia per le leggende legate alle presenze di fantasmi nonostante che, anche se può sembrare assurdo, in molti credano che i castelli scozzesi siano realmente infestatati dai fantasmi. È normale che ci mostriamo scettici, ma è bene precisare che le Haunted Houses e le Ghost Stories forse non sono semplicemente una trovata pubblicitaria “acchiappa turisti”; diverse apparizioni infatti sono state documentate, analizzate e studiate…
Una delle tappe d’obbligo è senza dubbio il castello Eilean Donan: è un’icona della Scozia, in quanto è il castello più rappresentato e conosciuto. Eilean Donan si trova nel suggestivo paese di Dornie, lungo l’arteria turistica principale che porta all’isola di Skye. Nel 1719, durante una rivolta giacobita, venne parzialmente distrutto e per circa 200 venne abbandonato al suo destino. Solo nel 1911 venne riportato al suo antico splendore e poté, nel 1932 aprire i suoi battenti al pubblico.
Visitarlo significa catapultarsi immediatamente nelle atmosfere indimenticabili del film Highlander, girato anche al suo interno, e raggiungerlo in una mattina grigia e nebbiosa, come è capitato a me, esalta a dismisura questo viaggio nel tempo.
Un bel ponte in pietra ci condurrà verso l’isolotto omonimo, soggetto alle maree come tutto il Loch Alsh, sul quale sorge il castello.
L’ingresso con saracinesca ci porterà al cortile interno e subito di fronte a noi una scala in pietra ci dirigerà all’interno della torre principale, nella Billeting Room, dotata di un enorme soffitto a volta e finemente arredata. Qui le mura sono spesse più di 4 metri!
Al piano superiore visiteremo la Banqueting Hall con soffitto in legno, un grande camino decorato con stemmi araldici e una collezione d’armi.
Qui troveremo alcuni reperti medievali: un frammento del Tartan appartenuto a Bonnie Prince Charlie, una delle sue lettere, una ciocca di capelli di James III, la spada di John MacRae e altre curiosità.
La torre pìù bassa è stata completamente ricostruita, e fra le due si accede ad un piccolo imbarcadero sul Loch.
Il castello è frequentemente interessato da lavori di restauro che ne garantiscono una corretta conservazione e quasi sempre senza che questi ne ostacolino una visita regolare.
All’esterno è sempre presente un suonatore di cornamusa, rigorosamente in kilt, per rendere ancora più coinvolgente la visita.
La cornamusa (Great Highland Bagpipe), dal suono inconfondibile ed emozionante, è legata alla tradizione musicale di molti paesi del mondo ma è solo nelle Highlands scozzesi che questa tradizione è arrivata a svilupparsi ai massimi livelli, anche se è universalmente accettato che la cornamusa non abbia avuto origine in Scozia, ma piuttosto in Medio Oriente, e che da lì si sia diffusa in tutta Europa, ad opera di musicisti itineranti, nel corso del XII e XIII secolo.
Da una location cinematografica ad un’altra: siete amanti di Harry Potter? Vi siete chiesti dove si trovi il viadotto che l’Hogwarts Express percorre in ogni lungometraggio? Bene, se percorrerete la Strada alle Isole, la Road to the Isles, lo potrete ammirare dal vivo!
Si parte appena fuori da Fort William, di fronte alla Ben Nevis Distillery, e si va verso ovest sull’A830. A circa 30 Km da ben Nevis il Glenfinnan Monument, all’estremità del bel lago Sheil, segna il luogo in cui Bonnie Prince Charlie alzò il suo stendardo nel 1745. Più di mille abitanti delle Highlands si riunirono in questo luogo solitario mentre la sua barca a remi avanzava lentamente nelle nebbie del lago Sheil.
La gente del luogo consiglia di imboccare il viottolo accanto al centro informazioni e risalire la collina per avere una bellissima visuale del lago e dietro di noi la vista del viadotto di Harry Potter.
Alla fine della strada si trova il paese di Mallaig e vale la pena di spendere un po’ di tempo in quest’animato porticciolo, girovagando vicino alle imbarcazioni ed alle reti, ascoltando il fragore delle catene delle ancore e lo stridio degli uccelli marini e respirando l’odore del pesce e dell’olio dei motori.
Niente di meglio, poi, di fermarsi in un pub e, anche se non si è amanti del whisky, almeno ammirarne l’esposizione…
Vivere l’atmosfera del pub è anche lasciarsi avvolgere dai suoi odori caratteristici, ascoltando il chiacchiericcio degli avventori dai visi asciugati dal vento e dal sale marino… Questa è l’ultima e più profonda immagine che vi regala il mio racconto di viaggio in Scozia!
Manuela Lamanu Manzotti