Reggia di Caserta, fasti regali ed abbandono

Continuiamo la nostra visita…

Attraverseremo sale e saloni con espressioni tra il meravigliato e l’incredulo e con la sensazione di percepire i fruscii degli abiti preziosi che vestivano le donne delicate ed aristocratiche dell’epoca, i leggeri ticchettii delle loro ricercate calzature… Si susseguiranno la “Sala di Alessandro” (a sinistra della quale si accede alla mostra della Collezione Terrae Motus, creata dalle opere eseguite da oltre settanta artisti internazionali dopo le devastazioni del terremoto del 1980), la “Sala degli alabardieri” e la “Sala delle guardie del corpo”. 0685_caserta_reggia_saloni_racconti_di_viaggioL’Appartamento nuovo, così detto per essere stato realizzato nella prima metà dell’ottocento, traboccante di ori e stucchi, dove Ferdinando II volle la Sala del Trono, dalla volta affrescata con l’immagine commemorativa della posa della prima pietra della Reggia. L’appartamento del Re e la camera da letto di Ferdinando II con il bellissimo bagno di marmo bianco, L’Appartamento vecchio, le sale delle stagioni fino alle sale della Biblioteca con le due sale di lettura.

E tra le tante bellissime ed inestimabili opere d’arte, in modo abbastanza irriverente ma simpatico ci soffermeremo di fronte ad uno dei primi bidet in Italia, che i funzionari sabaudi, incaricati di fare l’inventario, catalogarono come “bacile a forma di chitarra di uso sconosciuto”…

Usciremo ed arriveremo nei Giardini, dove come detto ci riposeremo e consumeremo un piccolo pic-nic avendo cura di non contribuire al degrado del luogo. Riprenderemo la nostra visita sulle biciclette che si possono noleggiare all’interno della Reggia: il Giardino all’Inglese, che occupa una superficie di 24 ettari, in cui venne sfruttata sapientemente ogni conformazione del terreno per dare forma a colline, radure, laghetti e canali, ombreggiati da piante provenienti da ogni parte del mondo.

Il Giardino all’Italiana della Reggia, uno dei più grandi e più belli in Italia, che è invece cadenzato da vasti prati verdi, lunghi viali alberati, bellissime fontane e ampie vasche che offrono scenografiche vedute.

0688_caserta_reggia_saloni_racconti_di_viaggioSeguendo il canale che porta acqua alla Castelluccia, si giunge alla Peschiera Vecchia, costruita nel 1769 e voluta da Ferdinando IV per dilettarsi con piccole battaglie navali, mentre la Castelluccia, prima che fosse adibita ad abitazione per scampagnate, era il centro delle finte battaglie terrestri.

Chiudiamo gli occhi, cerchiamo di immaginare questi spazi vivi di persone ed emozioni, di abiti che oggi ci paiono costumi, di parrucche e di movenze che oggi ci paiono danze… non è difficile, le memorie dei fasti così lontani sono molto, molto presenti.

Dopo questa visita, la moltitudine di immagini contrastanti ed estreme che continuavano a girarmi in testa mi hanno spinta a documentarmi su quelli che sono i progetti, i suggerimenti, le idee che riguardano la ripresa di questa irrinunciabile risorsa storica e culturale del nostro paese; la quantità di articoli in merito è sorprendente!

I paragoni più frequenti riguardano alcune realtà molto vicine e quantomai diverse: ad esempio, a Versailles (dieci milioni di visitatori l’anno) sono sempre in corso eventi culturali che si sommano ad iniziative legate alla concessione ai privati dello spazio per una conferenza, un meeting, una visita riservata. Una delle entrate più significative del monumento francese è quella del merchandising e attraverso la boutique della Reggia si può acquistare di tutto, anche on line: dal tappetino per il mouse del computer ai profumi griffati, dai libri per i bambini ad articoli di cancelleria. I restauri sono continuamente in corso grazie ad entrate certe e ben amministrate!

0632_caserta_reggia_giardini_racconti_di_viaggioNel Castello di Schonbrunn, la Reggia dei viennesi, sono aperti tutto il giorno diversi locali pubblici, tra caffè e ristoranti. Sono luoghi frequentati dai turisti, ma anche dai residenti che vi arrivano per una colazione di lavoro o, durante il fine settimana, per una giornata all’aria aperta, in famiglia. L’amministrazione del Castello, che dipende dal ministero dell’Economia a conferma della sua importanza per il Paese, ha un budget nel quale una delle entrate più importanti è quella relativa all’uso, sempre sotto il vigile controllo dei responsabili, del monumento per eventi privati. Il servizio più richiesto è la celebrazione dei matrimoni, e alcune sale del Castello sono state attrezzate per questa funzione, mentre altre vengono utilizzate come Centri per conferenze.

Ma anche in Italia vi sono buoni esempi di gestione di monumenti molto simili alla Reggia vanvitelliana. E’ il caso della Venaria Reale di Torino che, dopo un efficace restauro, è diventata un punto strategico non solo del turismo culturale, ma dell’intera economia del capoluogo piemontese. Attraverso il sito si scopre una destinazione specifica della Reggia con tanto di slogan: “Usa una residenza reale per eventi reali”. In pratica, è possibile affittare la Venaria Reale per conferenze stampa, eventi aziendali, location per film e fiction televisive, cene di gala. L’offerta prevede una sorta di “servizio chiavi in mano”, dove tutto viene previsto, dal catering agli allestimenti, e poi addebitato al cliente. Grazie ad una precisa attività di promozione del monumento, la Venaria Reale di Torino è diventata uno dei cinque siti culturali più visitati d’Italia ed i ricavi, con le attività legate alla concessione controllata ai privati, sono arrivati ad oltre 6 milioni di euro, rispetto ai 500mila euro del budget della Reggia di Caserta. E nelle immediate vicinanze lo straordinario restauro del monumento, oggi vivo, attivo e palpitante, ha prodotto una rete di locali, da piccoli alberghi a ristoranti, da negozi a boutique, che oggi sono un pezzo importante dell’economia sul territorio torinese.

Ricordiamoci, sempre, che queste meravigliose risorse sono anche nostre e come tali è anche nostro onere seguirne le sorti e, per quanto possibile, preservarne il valore!

Uff. Stampa
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