Raja Ampat: il balletto delle mante di Arborek!

101_raja_ampat_papua_arborek_francesco_cantonNovembre… un mese forse inconsueto per partire per un viaggio importante, considerate le imminenti festività…o forse proprio per questo perfetto per andare a scoprire un nuovo pezzo di Terra, evitando il consueto caos delle partenze delle Feste?

In verità, la meta di questo viaggio di per sé ci avrebbe portati verso una destinazione dove caos e ammassi di turisti non sono assolutamente conosciuti… Papua, Raja Ampat, verso la ancora incontaminata e, ai più, sconosciuta isola di Agusta!

Un viaggio sicuramente impegnativo: partenza dall’Italia via Doha – Jakarta – Sorong dove troviamo ad attenderci Marco e Mara, strepitosi italiani che sull’isola hanno organizzato magnificamente un eco-resort che apre proprio ora le sue porte ai primi turisti, insieme a Zaccaria, uno dei loro capitani. 3 ore di transfert su un mare piatto tra le isole vulcaniche che compongono l’arcipelago di Raja Ampat (i 4 Re, denominazione derivante dal fatto che il dominio sulle isole era anticamente suddiviso tra 4 sultani), di ogni dimensione e forma, ivi compreso un isolotto in formazione… per ora un banco di sabbia con tre palme, la classica isoletta del naufrago delle barzellette illustrate! Più che un transfert possiamo definirlo una vera e indimenticabile escursione tra paesaggi da sogno, quasi immagini rubate ai cataloghi turistici dedicati ai viaggi più esclusivi e prestigiosi!

102_raja_ampat_papua_arborek_francesco_cantonAppena arrivati all’isola di Agusta ci si rende definitivamente conto che siamo arrivati su un ultimo e prezioso pezzo di Paradiso… una piccola isola piatta (circa 600 x 300 metri) circondata da spiaggia sempre praticabile, fitta foresta all’interno, un faro posizionato sul mare e null’altro se non il resort presso il quale soggiorneremo!

L’isola e il resort meritano una degna descrizione, che allo stato rimandiamo al prossimo articolo in quanto quello che vogliamo subito raccontare, anche in considerazione del fatto che siamo arrivati fino qui per dare sfogo alla nostra passione, ormai ventennale, per la subacquea e la fotografia, è lo spettacolo che le mante ci hanno regalato nel corso di una delle nostre immersioni.

Anzitutto una precisazione, importante per chi non conosce questi luoghi: oltre un anno fa il governo di Giakarta ha realizzato il più grande santuario al mondo per le mante, con oltre 5,8 milioni di chilometri quadrati di arcipelago protetti da pesca ed esportazione.

Una decisione, questa, davvero importante per salvaguardare le mante dal declino, anche nel caso in cui (come si è compreso sin da subito) le ragioni alla base della decisione fossero più economiche che ambientali.

103_raja_ampat_mante_arborek_francesco_cantonDicevamo: una delle immersioni indimenticabili effettuate nel corso del nostro soggiorno è proprio quella dedicata alle mante, nonostante che la ricchezza incontaminata dei fondali potesse dare anche al più esigente dei subacquei materiale per diverse immersioni ripetute… noi pochissimi subacquei in attesa a ridosso di una formazione corallina che delimita il “no trespassing point”, impegnati in scatti e riprese della microfauna sino all’arrivo delle meravigliose creature che, siamo sicuri lo condividerete, più di ogni altra trasmettono una forte sensazione di serenità, leggerezza ed eleganza nel loro esistere discreto nei nostri oceani…

Ed elegantemente arrivano, in un gruppo di 9, tra le quali diverse rare mante nere, caratteristiche di queste acque, curiose ma tranquille, quasi che fossero realmente coscienti del patto di rispetto tra noi e loro. Danzano e giocano insieme senza timore, con evoluzioni più o meno complesse come seguendo una coreografia ben studiata, a volte interponendosi tra noi e i raggi del sole così creando dei chiaro-scuri tanto emozionanti quanto affascinanti, minuti e minuti di spettacolo naturale al quale assistiamo respirando piano e con una sorta di commozione dettata dalla gratitudine verso le meraviglie del creato che ancora possiamo ammirare e che, con ogni forza, dobbiamo tutelare e proteggere nel tempo con preparazione e riconoscenza.

104_raja_ampat_mante_arborek_francesco_cantonSi avvicinano e si riallontanano, le più curiose ci sovrastano prendendosi le coccole che le nostre bolle regalano loro e che rappresentano la massima forma di “contatto” consentita… ed è giusto così, sono loro a decidere se e quanto entrare in contatto con noi, senza pazzi divers che si lanciano in affannosi inseguimenti per riuscire a toccarle o per scattare quella immagine che, nel loro modo di pensare, rappresenta un vero e proprio trofeo.

Noi pensiamo ancora che sia la natura a decidere, regalandoci con parsimonia occasioni speciali che ci segnano profondamente proprio per la loro straordinarietà.

La tranquillità di questo tipo di immersione porta a desiderare che il time limit non arrivi mai e che si possa prolungare quello stato di emozione meravigliosa all’infinito ma, si sa, i tempi nella subacquea sono importanti e tassativi per cui ci dirigiamo, al seguito della nostra guida Jeffrey, verso quello che è sicuramente uno strano approdo… risaliremo da terra su un’isoletta di sola sabbia in mezzo al mare, bianca e brillantissima.

105_raja_ampat_arborek_francesco_cantonDa qui partiremo poi alla volta di Arborek, un paesino che più caratteristico non si può, pulito ed ordinato in modo straordinario, dove consumeremo una bibita fresca e conosceremo una autentica artista della madreperla che, su richiesta (le sue opere sono così particolari e richieste che molto difficilmente riesce a creare una scorta) realizza mante in madreperla, appunto, da portare come ciondoli o orecchini. Dopo uno spettacolo come quello al quale abbiamo da poco assistito, questi piccoli gioielli sono il giusto souvenir per averne un ricordo anche materiale!

Quanto sopra è un piccolo assaggio di quanto questo viaggio ci ha regalato; abbiamo ancora molto da raccontare quindi l’appuntamento è al prossimo articolo e… per vedere il video del meraviglioso balletto delle mante di Arborek, clicca qui!

Francesco Canton e Manuela Barzan

camera-verde foto da Raja Ampat  

 

guarda il video sulle mante di Arborek

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