Brezza gentile, profumata di fiori…tramonti dorati… spiagge argentate e un mare turchese.
Museo di storia naturale a cielo aperto, tempio per alcune delle specie più rare al mondo – un viaggio alle isole Seychelles è un’esperienza unica, ricca di mille sfumature.
Era un sogno che accarezzavamo da tempo, memori dei racconti di una coppia di amici che anni prima in occasione di una cena ci aveva descritto questo luogo come uno dei più magici ed intriganti al mondo.
Carichi di quel desiderio di conoscere che da sempre ci contraddistingue non perdiamo tempo e organizziamo la partenza!
Ottomila kilometri e nove ore di volo intercontinentale a bordo di Air Seychelles ci separano da questo giardino di delizie; all’arrivo all’aeroporto internazionale di Mahé – l’isola principale che ospita Victoria, la capitale – sbrighiamo le solite formalità e ci viene impresso sul passaporto il disegno de le coco de mer (il simbolo delle Seychelles).
Un breve trasbordo in nave ci permette di raggiungere le splendide spiagge di La Digue, isola granitica che insieme alle altre 114 isole sparse nell’Oceano Indiano forma l’arcipelago delle Seychelles che, a sua volta, si distingue in due tipi di isole: quelle granitiche, chiamate Interne e quelle Esterne, piatte e coralline.
La Digue, situata ad est dell’Isola di Praslin, è la quarta isola in ordine di grandezza delle Seychelles e deve i suo nome a una delle navi dell’esploratore e navigatore francese Marion Dufresne che nel Settecento sbarcò su queste coste.
Ciò che subito ci colpisce è l’abbondanza e la ricchezza della natura che qui davvero regna sovrana, in nessun altro viaggio prima ci era capitato di poter ammirare una così ricca varietà di orchidee, ibiscus, imponenti esemplari di takamaka (o mandorli indiani) o il rarissimo albero medusa, considerato una delle piante più rare al mondo del quale esistono pochissimi esemplari.
Questo è inoltre il paradiso di alcune specie endemiche come l’uccello Vedova (Tersiphone corvina), l’usignolo delle Seychelles (Acrocephalus sechellensis) e di altri rarissimi esemplari: dalla rana più piccola al mondo alla tartaruga di terra più pesante: vive libera, si chiama Esmeralda (304 kg) e si trova a Bird Island.
Una menzione particolare spetta poi all’atollo Aldabra, il più grande atollo del mondo, dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO, che ospita oltre 150mila tartarughe e l’unica specie di uccelli incapaci di volare, il Rail dalla gola bianca.
Questo ineguagliabile patrimonio naturale è tutelato dalla rigorosa politica ambientalista che è stata adottata: oltre la metà della superficie delle Seychelles è stata dichiarata parco o riserva naturale, in questo modo questo ecosistema unico al mondo è protetto a vantaggio delle future generazioni.
Tranquillità sublime – “La Digue è più che un’isola, è un modo di vivere”.
L’atmosfera che si respira ovunque è quella di un luogo incantato, in cui i ritmi sono lenti e rilassati e gli spostamenti avvengono a piedi, in bicicletta o a bordo di curiosi taxi: dei carri trainati dai buoi.
La vita scorre con ritmi placidi, senza alcuna fretta e per noi è l’occasione per scrollarci di dosso i ritmi convulsi ai quali siamo ormai purtroppo abituati e riconquistare il contatto con la natura… un’esperienza davvero rigenerante sia per il corpo che per la mente!
La posizione leggermente defilata rispetto alle altre isole dell’arcipelago ha contribuito a mantenere una sorta di gradevole distacco che ne fa una meta ideale per chi non ama i luoghi eccessivamente turistici.
L’isola è davvero piccola (5 kilometri di lunghezza e 3 di larghezza) ed è abitata da una popolazione molto variegata, un mix di culture ed etnie.
Da sempre queste isole hanno attratto una gran varietà di persone provenienti da tutto il mondo, inclusi coloni europei, esiliati politici, schiavi liberati, giramondo, mercanti Arabi e Persiani, Indiani e Cinesi.
Ogni Paese del mondo sembra rappresentato in questo amalgama di culture, e ognuna di queste ha contribuito a creare quella che oggi e’ una società molto dinamica.
Spiagge e Diving: una vacanza all’insegna della dinamicità – moltissime spiagge delle Seychelles sono ritenute tra le più belle di tutto il mondo ed Anse Source D’Argent, a La Digue, è in assoluto la più famosa e la più fotografata.
È assolutamente all’altezza della fama che ha perché è straordinaria, con la sua ampia laguna e gli enormi blocchi di granito argentati che scintillano al sole, modellati e levigati dal tempo e dall’oceano.
Per accedervi è necessario pagare l’ingresso (100 rupie che equivalgono all’incirca a 7 euro) poiché si trova all’interno di un’ antica piantagione chiamata Union Estate Park.
Il miglior modo per raggiungerla è noleggiare una bicicletta, addentrarsi nella piantagione per poter così ammirare le tartarughe giganti, lo straordinario vivaio di piantagioni di vaniglia, l’antico cimitero dell’isola e il vecchio mulino, un tempo usato per estrarre l’olio di copra dalle noci di cocco.
Al centro della piantagione spicca un meraviglioso monolite di granito la cui forma ricorda il corpo di un elefante… un esempio spettacolare delle forze scultoree della natura.
Oltre ad Anse Source D’Argent vi sono altre meravigliose spiagge che nulla hanno da invidiare alla “celebre collega”: il colore chiarissimo della sabbia, la trasparenza del mare e le forme rotondeggianti dei levigatissimi massi di granito si possono trovare anche ad Anse Severe, Grand Anse battuta da onde maestose e per questo meta prediletta per molti surfisti, Anse Marron e Anse Coco le tipiche spiagge alla Robinson Crusoe, selvagge e incontaminate, ed infine Petite Anse, piccola e molto tranquilla ottima per trascorrere una giornata di relax al sole.
Oltre alla pesca, la vela, andare in bicicletta, fare escursioni e passeggiate a cavallo, gite sui battelli con fondo trasparente, le Seychelles mettono a disposizione degli appassionati i propri fondali ricchissimi di formazioni coralline e caratterizzati da pareti a picco, tunnel e rocce di granito sommerse.
Addentrarsi in questo magico mondo popolato da coralli, piccolissimi gamberetti trasparenti, pesci multicolore, squali e tartarughe è un’esperienza davvero da non perdere!
È l’occasione per incontrare rare specie esotiche: pesci farfalla, pesci soldato, il pesce angelo pigmeo africano, il pesce arlecchino dalle labbra gialle oltre a tartarughe marine, squali grigi e squali balena.
Le immersioni alla scoperta dei relitti hanno sempre il loro fascino: abbiamo avuto modo di scoprire il relitto dell’Ennerdale, una petroliera britannica all’interno della quale vivono pesci di barriera e colorati banchi di dentici.
Isola di Praslin – Una delle particolarità che distingue le Seychelles da molte altre mete e’ il numero di isole che si possono visitare e combinare.
Praslin è la seconda isola per grandezza dell’arcipelago delle Seychelles ed è molto conosciuta per Vallee de Mai, una delle più piccole aree al mondo ad essere dichiarate dall’ UNESCO Patrimonio dell’Umanità, e per le famose palme Coco de Mer.
La riserva naturale di Valee de Mai è una foresta vergine dove cresce il Coco de Mer, specie di palma endemica molto rara.
Attorno a questo particolare frutto – il più grande seme del regno vegetale – sono nati innumerevoli miti e leggende, forse anche in virtù del fatto che la sua forma ricorda quella del pube femminile, per questo nell’antichità gli venivano attribuiti poteri soprannaturali.
Queste palme sono ciò che resta dell’antico supercontinente Gondwana, formato da Africa, Madagascar e India, che si divise 65 milioni di anni fa dando origine agli attuali continenti e quindi anche alle Seychelles.
La visita alla riserva naturale ci ha permesso di osservare piante di 40 metri di altezza e 400 anni di età; i frutti – prodotti solo dopo i primi 25 anni di vita della palma – raggiungono dimensioni e un peso davvero impressionanti (tra 25 e 40 kg) e le stesse foglie delle giovani palme possono raggiungere una larghezza di addirittura 14 metri.
Esplorando il parco, tra felci e begonie, l’atmosfera assume un sapore mistico: la luce del sole filtra appena tra le alte palme… e con po’ di fortuna si può incontrare anche il pappagallo nero, animale rarissimo e presente solo in questo posto magico.
Al rientro dall’escursione abbiamo deciso di riposarci nella meravigliosa spiaggia di Anse Lazio, una lunga e ampia linea di sabbia bianca abbracciata da alberi di casuarina e takamaka, ristorandoci con un cocco fresco opportunamente scelto tra quelli disponibili sugli alberi…….
È ancora forte il ricordo di questo viaggio dal quale abbiamo portato con noi i suoni e la vivacità delle danze locali, misteriose e talvolta erotiche, originali souvenir in bamboo e terracotta, i gusti della cucina creola, saporita e colorata, i cui protagonisti incontrastati sono il pesce, il riso, le lenticchie, le spezie e il frutto dell’albero del pane.
Ma soprattutto l’immagine di un mondo inviolato, dai colori caldi e intensi… la vitalità di un mondo che non credevamo potesse più esistere.
guarda il nostro filmato
Per approfondire…guide turistiche e libri
Seychelles (Guide EDT/Lonely Planet)
JOANNA. LUZMARINA, di Arnoldo Foà (Isola Bianca)
Due racconti, inseriti in luoghi esotici, Seychelles e Colombia, con due giovani protagoniste.
Joanna capace di stravolgere la solitudine di un anziano uomo.
Luzmarina invece trasformerà per sempre il corso della sua vita dopo un terribile incontro.
Due donne, due vite, un unico intreccio.