Borneo – Isola di Sipadan: il ritorno (parte II)
Come vi avevamo preannunciato, a Sipadan avevamo lasciato il cuore.
Così, l’anno successivo decidiamo di tornare in quel paradiso per esplorarlo nuovamente.
Il resoconto della vacanza, che avevamo trascorso in questo mondo meraviglioso l’anno precedente, aveva “contagiato” anche altri amici e così questa volta siamo arrivati a Sipadan in sei.
Senza contare che ci eravamo nuovamente dati appuntamento con i nostri amici americani Bob e Maria. Certo, in un anno possono cambiare molte cose e, infatti, a Sipadan è stato proprio così.
Al nostro ritorno, abbiamo soggiornato in un resort appena costruito che si chiamava Abdilah.
Questo era proprio un posto da favola.
Con grande sorpresa, al nostro arrivo abbiamo trovato come alloggio delle casette costruite nel palmeto e dotate di servizi, che l’anno prima erano in comune.
Le immersioni sono state spettacolari anche questa volta ma il valore aggiunto era rappresentato dalla nostra guida: Yoshiko, una simpatica ragazza malese che ci ha presentato una natura inesplorata e davvero curiosa.
Infatti, durante le immersioni, Yoshiko ci ha portato a scoprire gli anfratti più incontaminati.
Una tappa espressiva delle nostre immersioni è stata Maboul.
Su quest’isola, abbiamo potuto apprezzare la microvita di questi fondali.
Qui, il basso fondale offre una biodiversità unica: nudibranchi, pigmy, murene, razor fish e molto altro ancora.
La bellezza di questi luoghi ci ha fatto letteralmente perdere la testa.
Infatti, il tempo scorreva talmente veloce che riuscivamo a rimanere anche settanta minuti sott’acqua senza accorgercene tante erano le meraviglie che questo fondale offriva.
Questa sensazione ha pervaso tutta la nostra vacanza, come quando abbiamo fatto tappa a Kapalai, isola rinomata per essere una tra le destinazioni subacquee più affascinanti al mondo.
All’epoca, era solo una striscia di sabbia ma oggi su quest’isola sorge un favoloso resort costruito su palafitte appoggiate su una sottile lingua di spiaggia in stile malese.
Come dimenticarsi poi dei vecchi amici?!
A Sipadan abbiamo anche ritrovato il nostro caro Wayne.
Ci siamo incontrati più volte e Wayne ci ha regalato delle simpatiche gomme per cancellare incise da lui con raffigurazioni di pesci e ovviamente di tartarughe in primis.
Come se non bastasse, ha accompagnato nuovamente noi e i nostri amici a vedere le tartarughe che deponevano le uova.
La cosa che ci ha colpito di più è stata l’escursione che abbiamo fatto con Wayne nella foresta intricata di liane.
Ai nostri occhi è comparso un tappeto di noci di cocco, opera anche dei famigerati granchi che salgono sulla cima delle palme a staccare con le loro possenti chele il cocco per poi scendere a mangiarselo, nascondendolo anche nella cavità degli alberi che sono caduti.
Che mistero è la natura!
Questa vacanza ha lasciato tutti a bocca aperta.
Al ritorno, mentre sorvolavamo quei luoghi con l’aereo, davvero ci chiedevamo se non avessimo vissuto solo un bellissimo sogno.
Per approfondire…guide turistiche e libri
Malaysia, Singapore e Brunei (Guide EDT/Lonely Planet)
IMMERSIONE SUBACQUEA, Curatore Mojetta A. R. (Mondadori Electa Guide Pratiche)
Una pratica guida per conoscere le tecniche di immersione.