Nuove immagini del Madagascar!
Sono certa che quando si parla di Madagascar, la prima immagine che ci sovviene è quella legata a spiagge fantastiche lambite da un mare invitante, limpido ed incontaminato… a seguire quella dei simpaticissimi lemuri, animaletti curiosi, affettuosi e diffusissimi portati alla conoscenza dei più da una serie di famosi film di animazione… a me e a chi, come me, adora la subacquea apparirà anche quella legata alle bellissime immersioni che si possono effettuare in diverse zone dello stato insulare: quello che circonda le isolette al nord del Madagascar è un mare ricco di flora e fauna colorate. I fondali si trasformano presto in una delle più incantevoli esperienze non solo per chi ama immergersi, ma anche per chi si affaccia dall’alto con maschera e boccaglio.
I punti d’immersione sono tutt’altro che affollati, in acqua non c’è traffico e per i subacquei è un piacere gustarsi quegli incantevoli paesaggi sommersi.
Il Madagascar, ovviamente, ha molto, moltissimo altro da offrirci, e quello che vorrei riuscire a fare è trasmettervi qualche ulteriore immagine grazie alle quali possiate ampliare la vostra visione di questa meta sublime per una prossima vacanza.
Il Madagascar, come ho detto, è uno stato insulare situato nell’Oceano Indiano, al largo della costa orientale dell’Africa, di fronte al Mozambico.
Si ritiene che il Madagascar si sia staccato dall’Africa da ovest e dall’India a est, circa 140 milioni di anni fa. Il conseguente isolamento è testimoniato dallo straordinario grado di endemismo delle specie animali e vegetali dell’isola.
L’isola principale, anch’essa chiamata Madagascar, è la quarta più grande isola del mondo ed ospita il 5% delle specie animali e vegetali del mondo, l’80% delle quali sono endemiche del Madagascar. Fra gli esempi più noti di questa eccezionale biodiversità ci sono, come accennato, l’ordine dei lemuri con più 100 specie, oltre 250 specie di rane, numerose specie di camaleonti ed i e i tipici e fiabeschi alberi di baobab.
E’ proprio dei baobab che vorrei parlarvi, albero nazionale del Madagascar.
Le sue fattezze, che io considero fiabesche in quanto paiono uscite da una ideale illustrazione di “Alice nel paese delle meraviglie”, sono qualcosa di straordinario ed indimenticabile! Provate ad immaginare: esiste una strada statale, la Route Nationale 8, che nel tratto compreso tra Morondava e Belo Sur Tsiribihina è conosciuta anche come Avenue des baobab o Rue des baobab. Si tratta di una pista in terra battuta, impraticabile durante la stagione delle piogge, lungo la quale si incontrano numerosi esemplari secolari di baobab. Ad ogni ora del giorno lo stesso luogo può regalare emozioni diverse, a seconda di come la luce si riflette sui fusti di questi alberi incredibili. Di prima mattina, poi, l’atmosfera è assolutamente onirica, come se fosse la materializzazione di un sogno… si tratta, non solo a mio parere, di uno dei luoghi più noti ed affascinanti dell’isola, soggetto dallo scorso decennio a protezione da parte del locale Ministero dell’Ambiente, che ne progetta la classificazione come Monumento Naturale.
Un’altra straordinaria realtà del Madagascar è la vaniglia: oggi quasi l’80% della vaniglia mondiale proviene dal Madagascar, dove viene prodotta e raccolta in molti villaggi attraverso un complesso e costoso procedimento.
Pochi sanno che la pianta che produce il prezioso baccello nero appartiene alla famiglia delle Orchidee: si tratta di un rampicante dai fiori bianchi o gialli, con radici avventizie che assorbono l’acqua dall’ambiente umido circostante.
Nelle piantagioni, centinaia di fiori vengono impollinati delicatamente a mano dai produttori, attenti a selezionare solo alcuni dei fiori su ogni stelo, in quanto una produzione troppo abbondante finirebbe per fornire frutti di qualità inferiore. Dopo l’impollinazione i fiori si trasformano in baccelli di colore verde chiaro, lunghi fino a 30 centimetri, che maturano sulla pianta e vengono raccolti ad uno ad uno dopo 6/8 mesi. I baccelli vengono poi essiccati e lavorati per ben 10 mesi prima di ottenere il tipico bastoncino nero, morbido e profumato, che viene poi commercializzato. Attraverso questo trattamento gli enzimi contenuti nel baccello liberano il loro componente aromatico principale, la vanillina. La vaniglia Bourbon, forse la più pregiata, ha il tasso di vanillina più alto in natura.
In Madagascar la vaniglia è piantata nel mese di ottobre; dopo 2 anni di crescita si procede all’induzione floreale nei mesi di luglio-agosto. I fiori compaiono da settembre a gennaio, mentre i baccelli vengono raccolti in genere nel luglio dell’anno successivo.
Come molte altre spezie il valore della vaniglia a peso è enorme ed è quindi una coltivazione fondamentale per molti villaggi del Madagascar per cui costituisce la principale fonte di reddito.
Visitare una piantagione di vaniglia in Madagascar rappresenta una vera e profonda esperienza sensoriale e anche la possibilità di vedere con i propri occhi quanto lavoro, fatica e difficoltà si celino dietro all’inebriante fragranza che ha conquistato il mondo!
Manuela Lamanu Manzotti