Il viaggio in Giordania di Elena e Davide!
La mattina seguente servirà armarsi di buona volontà e spirito di adattamento per affrontare 11h di visita di Petra. Consiglio vivamente di concentrare la visita in una sola giornata in quanto, dato che il sito è accessibile esclusivamente dal Siq, il secondo giorno di visita si rischia di vedere le stesse cose per due volte e non apprezzare la bellezza del sito nella sua totalità.
La visita dura molto ma c’è la possibilità di utilizzare mezzi quali cammelli, muli o carrozze, che limitano la stanchezza in una giornata assolata e faticosa, ma che regala davvero tante emozioni. Il punto d’arrivo finale del sito è la salita di una montagnetta dotata di scale scavate nella roccia, dove poter ammirare un panorama sterminato con il deserto dove sono stati girati molti film quali Lawrence d’Arabia (ma và!) e Il Paziente Inglese, in compagnia di simpatici giovani beduini che hanno lo sguardo di Jack Sparrow e vendono oggettistica di diverso genere.
Nella strada del ritorno, ormai all’ora del tramonto, ci si accorge che la facciata del Tesoro (Khazneh) e tutto il Siq hanno cambiato colore, la roccia che la mattina era di colore giallastro si è magicamente trasformata in rosa pallido per darci una visione diversa da come ci ha accolti.
Terminata la visita di Petra è giusto godersi un meritato ristoro, magari prenotando al ristorante che permette di cucinare insieme ai cuochi ed imparare nuove ricette locali oppure tranquillamente serviti presso il vostro hotel. Cosa molto importante da ricordare, dato che in alcune regioni della Giordania non è consentita la vendita di alcolici, premunitevi facendo scorta di ciò che apprezzate di più e, all’interno del vostro hotel, chiedete se è possibile accedere alla terrazza per ammirare il panorama notturno e gustarvi il vostro bicchiere di gin lemon in tranquillità sotto le stelle, se poi siete in compagni di altri amici l’esperienza diventa indimenticabile tra chiacchiere, giochi e balli; il personale dell’hotel è davvero cordiale e disponibile e non disdegnano la convivialità.
Altro sito archeologico che vale la pena visitare è il castello di Karak. Castello molto ben conservato all’interno del quale si celano storie d’amore tra corsari e principesse, battaglie strategiche architettate senza spargimenti di sangue e conquistatori come il Feroce Saladino.
Si può anche far visita alle numerose terme che si trovano in Giordania, trattasi di cascate d’acqua che scorre a 60°C su delle piscine di roccia. Queste terme sono molto frequentate da gente del posto, non ci sono prescrizioni per i turisti ma sappiate che le donne ed i bambini giordani hanno una piscina a loro dedicata, dove fanno il bagno vestite. Le donne che dovessero andare lì in bikini non si preoccupino degli sguardi indiscreti, al massimo potrebbero essere solo oggetto di scherzo da parte di ragazzetti, ma sempre nei limiti della cordialità e del quieto vivere.
E che dire della Spa più grande e famosa al mondo quale il Mar Morto? Avendolo avuto come compagno di viaggio per la maggior parte dei tragitti percorsi per tutto il Paese, è un bell’effetto poterlo vedere da vicino, immergersi nelle sue acque che, seppur chiare, lasciano la pelle oleosa e, soprattutto, danno quella sensazione di restare sospesi nel nulla intraprendendo quelle acrobazie già sperimentate senza successo in qualsiasi altro mare sulla faccia della Terra.
Bisogna stare molto ma molto attenti a non far andare l’acqua negli occhi e neanche sulle ciglia, il bruciore del sale è insopportabile (basta, però, lavarsi con l’acqua delle docce a bordo mare) state molto attenti alle lenti a contatto che possono irrigidirsi e graffiare gli occhi (per cui indossate gli occhiali). Non perdetevi l’esperienza dei fanghi naturali che si trovano sulle spiagge, a disposizione di tutti, che lasciano la pelle davvero morbida.
Nel Wadi Mujib è possibile fare l’esperienza del canyoning risalendo un fiume fino alla sua foce per poi ridiscenderlo, facendosi trascinare dalla corrente. Esperienza molto bella e che ti riempie di energie. Consiglio di utilizzare un buon paio di scarpe da scoglio con suola rigida in gomma ed una maglietta per non farsi graffiare dalla vegetazione presente, anche perché se si affronta il Mar Morto subito dopo il canyoning si rischia di subire una disinfezione totale delle ferite non del tutto piacevole. Il canyoning ha un grado di difficoltà media, per cui è affrontabile per tutti ma bisogna davvero seguire tutti i consigli della guida senza fare di testa propria.
Come premesso l’esperienza vissuta in Giordania mi è rimasta nel cuore per diversi aspetti, la cultura storica, la disponibilità e la gentilezza delle persone locali e, soprattutto, il clima di spensieratezza e ammirazione che ha coinvolto tutto il gruppo e che ha portato a rafforzarne l’unione e la condivisione delle esperienze vissute con la natura incontaminata a farci da scenografia.
Elena e Davide