L’incantevole contea del Donegal
Abbiamo lasciato l’Irlanda del Nord e siamo entrati nella Republica d’Irlanda, anche se di fatto non ce ne siamo accorti tranne per il cambio di valuta, qui si usa l’Euro.
La penisola di Inishowen con la sua costa frastagliata regala un paesaggio dalla bellezza travolgente tra scogliere e immense spiagge.
A Portrush conosciamo la prima incantevole spiaggia di sabbia rosa in una mattinata riscaldata dal sole che fa brillare i colori del prato e delle bianche scogliere che delimitano l’enorme spiaggia, si tratta di Whiterocks Beach ed è davvero una tappa da non lasciarsi scappare. Non c’è nessuno, la spiaggia è tutta per noi e ci perdiamo letteralmente nel labirinto di rocce erose dal vento perenne.
Più tardi vediamo gli appassionati di golf arrivare con mazze luccicanti per prendere posto ad un torneo di golf che si disputa sul green del Portrush Golf Club, uno dei campi da golf più importanti d’Irlanda.
Saliamo a Malin Head dove soffia forte il vento e quasi toglie il respiro, tanto quanto la vista superba del prato con le mucche al pascolo e la spiaggia sottostante, così decidiamo di scendere a piedi per visitarla, ma la spiaggia è recintata, non si passa e dobbiamo cercare la strada per arrivarci in auto. La spiaggia si chiama Ballyhillin e non è affatto segnalata, dobbiamo cercarla affidandoci al nostro senso dell’orientamento; arriviamo finalmente all’accesso alla spiaggia al cui ingresso è stata posta una scaletta con un cartello che indica “attenti al toro”.
Con un po’ di timore entriamo confortati dal fatto che il pascolo si trova sul prato dalla parte opposta della grande spiaggia. La particolarità di questo luogo sono i sassi colorati che formano la spiaggia, e il mare, davvero trasparente, quando li bagna fa emergere in modo più intenso i colori. Anche le rocce in questo angolo d’Irlanda sono particolari, sembrano fuse e poi rimodellate e ci si può intravvedere delle forme bizzarre. Noi tra queste rocce decidiamo di improvvisare un tavolo e delle sedie e facciamo un ottimo pic-nic.
Ci spostiamo per andare in un altro luogo affascinate di questa penisola, la scogliera di Capo Malin; è uno dei luoghi più aspri e selvaggi d’Irlanda, ed è anche il punto più a nord dell’isola. Le scogliere scoscese accolgono nidi di uccelli e sono perennemente battute dal vento e dall’impeto delle onde del Nord Atlantico. Facciamo una passeggiata sul prato soprastante pieno di fiori di campo e di soffice erba mista a muschio il cui profumo si fonde con quello del mare trasportato dai furiosi cavalloni.
Proseguiamo il viaggio in questa spettacolare penisola per scoprire e fotografare le innumerevoli spiagge che si susseguono lungo il percorso sulla Wild Atlantic Way.
Ci fermiamo a Portbradden una baia immensa di sabbia rosa e il mare dai colori spettacolari facciamo una lunga passeggiata e poi decidiamo di risalire la collina per immortalare questo spettacolo con una foto panoramica.
Le spiagge sono tutte bellissime e tutte con diverse insenature, rocce, scogliere, al limite di verdi prati, ma ce n’è una che ha una particolarità curiosa, si tratta di Coral Stand e noi non vogliamo perdercela.
Fa freddo, tira vento, l’acqua del mare è gelida, ma c’è un signore temerario e anche di una certa età che arriva a Coral Stand, e con grande scioltezza si toglie i vestiti e si avvia verso il mare per una bella nuotata tonificante. Beh, ci vuole un fisico bestiale! Ma la particolarità di questo luogo non era l’impavido bagnante, ma il corallo di cui è costituita la spiaggia; ne raccogliamo una manciata e realizziamo che si tratta di piccoli e fragili rametti bianchi di carbonato di calcio, stano vederlo a queste latitudini e mi viene da pensare: non è che il corallo abbia tratto in inganno il signore di prima?
Ricordiamo con una punta di nostalgia questa magnifica penisola che annovera le spiagge più belle d’Irlanda tra cui Tranarossan bay, Rossguill bay e le località di Portnablagh e Dooey, l’insenatura di Ballyness e l’incantevole baia di Derrybeg con gli scogli e le piccole isole di fronte. Tutto qui è stato frutto del lavoro degli elementi principe del luogo, del mare sempre impetuoso, del vento ostinato che non smette mai di comandare su ogni cosa e poi il clima umido e piovoso che ravviva i prati e garantisce cibo per i pascoli. Qui la vita per gli abitanti è severa, come il clima, ma è gente imperturbabile, fiera delle proprie radici e orgogliosa della propria identità di popolo caloroso e accogliente.
Manuela Barzan