Sotto le feste, decidiamo di trascorrere un weekend di relax, un po’ diverso dal solito, e pensiamo subito al Friuli.
Infatti, che cosa c’è di più “italiano” e natalizio di un presepe?! Così, ci informiamo subito da nostri amici che giorni prima ci avevano parlato del Giro dei Presepi, creato dall’Associazione fra le Pro Loco del Friuli Venezia Giulia.
I nostri amici avevano trascorso un weekend l’anno precedente all’insegna della scoperta di questa regione che offre davvero molto: dalla cultura, all’arte, il buon vino e molto altro.
Questo giro dei presepi ospita tantissime località della regione, se ne contano circa mille tra città e piccoli paesini.
Arriviamo un giovedì sera, tutto è così magico ma dobbiamo aspettare il venerdì mattina per metterci in cammino e iniziare il nostro “inconsueto” tour.
Iniziamo da Villa Manin a Codroipo, Udine.
Questa villa seicentesca costruita attorno ad un meraviglioso parco ospita tantissimi presepi, provenienti dall’Italia e anche dal resto d’Europa.
A dire la verità, al nostro arrivo, la cosa che ci ha colpito di più è stata l’installazione del Bosco di San Francesco che si trova nella piazza davanti alla villa.
Qui ci siamo imbattuti in sagome di vari animali: dagli asini agli scoiattoli e le pecore, create dagli alunni delle scuole elementari della regione.
Si narra che questa villa abbia ospitato anche Napoleone, tant’è vero che in una sontuosa stanza è custodito il letto su cui, si dice, dovrebbe aver dormito Napoleone.
Sempre per restare in tema natalizio siamo andati a Gemona del Friuli, che oseremo definire la patria (se non altro friulana) dei presepi.
Qui, la visita dei presepi si snoda in un vero e proprio percorso.
La tappa che lascia sicuramente a bocca aperta è la Scuola di Santa Maria degli Angeli.
Un presepe di più di diecimila elementi con una particolarità: tutti sono stati dipinti da personalità del mondo dell’arte, della televisione, della stampa, della moda, dello sport, dello spettacolo, della scienza, della politica.
Sono stati coinvolti personaggi famosi e altri meno noti.
La statuetta in gesso del presepe che viene affidata da dipingere a queste persone rappresenta la metafora di un invito al dialogo universale fra le genti che supera divisioni politiche, religiose, geografiche.
Questo presepe, ovviamente non in tutto il suo splendore viste le dimensioni, è stato ospitato a varie mostre, sia in Italia che all’estero.
Pensavamo di aver già visto tutto, ma addentrandoci nel centro storico di Gemona, ci siamo imbattuti nel duomo romanico-gotico di Santa Maria Assunta.
In questa favolosa cornice viene allestito un presepe di ispirazione friulana inserito in un ambiente invernale.
E qui decisamente curiosa è l’alternanza giorno e notte fornita da uno spettacolare gioco di luci.
Et dulcis in fundo… l’ultima sorpresa che ci siamo tenuti prima del rientro a casa è stata Poffabro. Considerato uno dei più bei borghi d’Italia, ospita la manifestazione “Poffabro, presepe tra i presepi”.
La particolarità di questo luogo è che tutto qui è presepe.. Incastonati tra ballatoi in legno e case in pietra, sui davanzali delle finestre, nelle arcate o dove il tempo ha creato un minuscolo anfratto in un muricciolo abbiamo visto numerosissimi presepi realizzati da mani giovani e da mani più esperte o semplicemente da chi vuole mettere alla prova la propria creatività.
Quello che ci ha colpito di più è stato un presepe di bigodini fatto da una parrucchiera, davvero curioso.
O quello di Maria e Giuseppe in bicicletta, realizzato da un gruppo di ciclisti e il presepe a campo di calcio in miniatura. Tutto questo però non avviene solo nelle strade, perché gli abitanti di questo borgo lasciano aperte le loro case ai visitatori. L’ospitalità qui è eccezionale: addentrandosi in questi cortiletti, con i cancelli lasciati aperti siamo entrati in casa di alcune famiglie che ci hanno accolto molto calorosamente per mostrarci il loro presepe e offrirci del vin brulé.
In questo ambiente così suggestivo abbiamo trascorso un weekend bellissimo, a contatto con una realtà davvero surreale.
Oltre alle opere d’arte che abbiamo ammirato, quello che conta è stata la gente: il Friuli è un posto aperto e cordiale, lo si vede e lo si sente.
Per approfondire…guide turistiche e libri
101 COSE DA FARE IN FRIULI ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA, di Zamuner Samuele (Newton Compton)
Per scoprire le numerosissime opportunità che il Friuli offre, una regione affascinante e tutta da scoprire.
Storia, cultura, gastronomia, borghi, festival… idee per esperienze e brevi viaggi inconsueti ma molto originali.
Friuli Venezia Giulia (Guide verdi d’Italia)
VINI & RISTORANTI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA 2012, L’Espresso Gruppo Editoriale (collana Le guide de L’Espresso)