Arcipelago delle Filippine, 7000 isole giunte dal cielo

102_filippine_arcipelago_racconti_di_viaggioVuoi per curiosità, per pura voglia di cambiamento o solo per timore nei riguardi di uno sconsiglio che, a mò di spauracchio, continua a minare la solidità del turismo in Egitto e sul Mar Rosso, la proposta di mete alternative affrontabili con un budget contenuto è, ora più che mai, un imperativo per gli operatori turistici.

Se è vero che risulta quasi impossibile trovare luoghi che offrano, 12 mesi all’anno, il fantastico rapporto qualità/prezzo legato al Mar Rosso, è altrettanto vero che con qualche euro in più e per periodi ben precisi durante l’anno, sono tantissime le mete che potrebbero essere prese in considerazione per una vacanza di massima soddisfazione per tutti i nostri sensi!

Una tra queste è sicuramente rappresentata dall’arcipelago delle Filippine che, guarda caso, la guida Lonely Planet ha recentemente nominato una tra le mete migliori del 2014.

Come in pochi altri luoghi al mondo le Filippine, così chiamate in onore del re di Spagna Filippo II, hanno mantenuto un patrimonio naturalistico inestimabile.

Sono costituite da un arcipelago di 7000 isole tropicali circondate a est dal Mare delle Filippine, a sud dal Mare del Sulawesi (o di Celebes), a ovest dal Mare Cinese Meridionale.

101_filippine_arcipelago_racconti_di_viaggioSi tratta di frammenti del continente asiatico staccatisi attraverso millenarie vicende geologiche, alcune così piccole da scomparire alla vista con l’alta marea, altre tanto grandi da non poter essere attraversate in meno di qualche giorno di viaggio. Solo 462 isole sono vaste più di un kmq e tra tutte circa un migliaio sono ancora disabitate.

Grazie ad una natura esuberante che si è sempre contrapposta ai domini di tutte le epoche, esistono in questo arcipelago 8500 specie di fiori, 1000 specie di felci, ancora 1000 specie di orchidee e foreste con una varietà di alberi davvero impressionante.

Ci si può realmente addentrare in un mondo che raccoglie, in un apparente disordine, un’abbondanza di tutti gli elementi naturali immaginabili: montagne, foreste, torrenti impetuosi, risaie, grandi pianure, vulcani, spiagge bianchissime adombrate da esili palme lambite da acque di smeraldo e ancora oltre 500 specie di uccelli, divertenti pappagalli e farfalle misteriose che giungono perfino dall’Himalaya. Ed ancora animali rarissimi come il topo cervo, il topo ragno, il topo nuvola e i colossali carabo (bufali) che pascolano nelle risaie verdissime.

E poi… i pesci! Più di 2000 varietà tra esseri minuscoli e grandi squali, conchiglie e fondali paradisiaci per gli amanti del mondo subacqueo.

103_filippine_frangipane_racconti_di_viaggioPrimi fra tutto, però, gli abitanti: volti dai lineamenti tanto diversi tra loro ed egualmente tanto espressivi, sempre spontanei e schiettamente ospitali.

Tra i popoli asiatici il popolo filippino vanta le origini più diverse: malesi, polinesiane, cinesi, indiane, europee ed americane. Questa incredibile mescolanza ha dato origine ad una popolazione le cui radici e culture si perdono nella notte dei tempi. La fusione di tante razze e l’adattamento continuo a nuove abitudini ha dato al popolo una grande disponibilità umana, una rara apertura verso il prossimo, chiunque esso sia, ed una capacità di comprendere uniche al mondo.

Oltre ad esplorare i territori montani del nord, dove si incontrano ancora villaggi rurali e risaie a terrazze di duemila anni di età, alle isole Filippine si può per godere di un mare di indescrivibile bellezza, dai colori del turchese e dello smeraldo, limpido come pochi.

Tra le numerose isole che compongono le Filippine, Palawan spicca per la sua bellezza. Ancora poco conosciuta al turismo di massa, il mare che la circonda e soprattutto i suoi fondali sono imperdibili per gli appassionati di snorkeling e diving.

104_filippine_risaie_boracay_racconti_di_viaggioDall’Isola di Palawan si può raggiungere il leggendario El Nido, il parco marino che è parte dell’arcipelago di Bacuit che si trova all’interno del più grande arcipelago tropicale di Palawan, formato da ben 1.768 isole ed isolotti. E ogni giorno dal El Nido, con pochi euro, ci sono barche che trasportano i pochi turisti da un’isola meravigliosa all’altra, tra baie da sogno e lagune smeraldine. Qui la barriera corallina è praticamente intatta, è possibile vedere pesci di ogni tipo, nudibranchi, tartarughe e razze.

Il parco marino di El Nido offre panorami sconvolgenti, spiagge bianche di polvere corallina, acque ovunque cristalline e torreggianti montagne perfettamente disegnate che si gettano nel mare, uno specchio verde smeraldo. Si tratta di un gruppo appartato di isole a nord-est di Puerto Princesa, la capitale di Palawan, separate dalla terraferma da ben tre importanti mari: il mare di Luzon a nord, il mare Cinese ad est ed il mare di Sulu a ovest.

Le isole, di varie dimensioni, hanno una caratteristica forma tondeggiante e sono coperte da una vegetazione tropicale che si alterna, creando giochi di luci ed ombre incredibili, alle rocce calcaree e di marmo nero che ospitano i rondoni.

Branchi di pesci guizzano tra le barriere coralline visibili a occhio nudo e non sono poche le possibilità di incontrare il lamantino, uno degli animali più schivi e difficili da vedere: un mammifero di dimensioni ragguardevoli ma del tutto inoffensivo. El Nido si trova a circa 430 km a sud-ovest di Manila, e a circa 238 km nord-ovest di Puerto Princesa.

105_filippine_white_beach_racconti_di_viaggioIl modo più veloce e diretto per raggiungere El Nido è da Manila.

Il volo impiega circa un’ora e 30 minuti e atterra direttamente sulla pista sterrata del delizioso aeroporto di El Nido, nei pressi di El Nido Town sull’isola maggiore.

Un viaggio nelle Filippine è totalmente appagante, perché si verifica in un autentico paradiso terrestre, come narra una leggenda del posto che considera ogni isola una pietra preziosa giunta dal cielo.

E questo è solo l’inizio… segue!

Manuela Lamanu Manzotti

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