Un tuffo nel passato
Siamo a bordo, di uno dei tanti voli Egyptair che giornalmente collegano il nostro Paese a questa splendida parte del mondo, per visitare Il Cairo e la millenaria terra dei faraoni.
Inizia qui, con il viso appiccicato al finestrino dell’aereo, sedotti dai misteri della storia, catturati dalle bellezze di una natura dolce e selvaggia, il nostro viaggio in Egitto.
Atterriamo all’aeroporto de Il Cairo, a circa 20 km dal centro città.
Due terminal poco distanti l’uno dall’altro, fuori lunghe file di taxi e minibus attendono l’arrivo dei voli. Lungo la tangenziale che collega l’aeroporto con il centro del Cairo scorrono velocemente davanti ai nostri occhi lussuose ville, sedi di Ministeri e Ambasciate, la residenza Presidenziale ma anche misere abitazioni.
Il Cairo: la più grande metropoli d’Africa
Città cosmopolita e affascinante, antica e moderna, Il Cairo, che in arabo significa “La Vittoriosa”, è stato, appunto, il nostro punto di partenza per un tour alla scoperta della storia dell’antico Egitto.
Abbiamo pensato di visitare questa città perché la curiosità di un posto che racchiude in sé testimonianze e tesori vecchi di secoli ha senza dubbio esercitato su di noi un certo fascino.
Questa grande metropoli, ci avvolge con il suo sapore di città che fra mille rumori e frastuoni riesce ad unire le più svariate personalità, razze, costumi e usanze..
Dopo il nostro arrivo in serata a Il Cairo, siamo andati in albergo per una bella dormita in attesa di visitare le piramidi il giorno seguente.
Partendo il mattino dall’albergo un po’ assonnati, siamo subito stati svegliati da un traffico poco disciplinato, fatto di clacson, acceleratore, segnaletica quasi sempre in arabo, insomma alla maniera egiziana, e ci dirigiamo verso Giza.
Ad un certo punto, appena passato il Nilo, ecco che compaiono improvvisamente le piramidi di Cheope, Chefren e Micerino, magiche, gigantesche e immortali.
Cominciamo a salire verso l’altipiano e ci fermiamo sopra un’altura piuttosto elevata. Da qui abbiamo goduto di una bella vista delle tre piramidi che sembrano affiorare dalla sabbia del Sahara.
Riflettendo nel silenzio mistico del deserto, sempre affiorava il pensiero che migliaia di persone lavorarono per decenni alla costruzione di questi monumenti.
La grande piramide fu costruita con 2.300.000 blocchi di pietra calcarea, ognuno dal peso medio di due tonnellate e mezzo.
La nostra visita prosegue ed ecco l’enigmatico “guardiano” di pietra di Giza, La Sfinge.
Questo singolare animale, con la testa umana, e il corpo di leone, simbolo di tutto l’indecifrabile passato millenario dell’Egitto, resta un mistero.
La guida ci ha spiegato che gli archeologi hanno rilevato un preciso allineamento dell’intero complesso formato dalla Sfinge e dalla Piramide di Chefren con il sole al tramonto sia agli equinozi, sia ai solstizi. Qualunque fosse la sua funzione originaria della Sfinge, il suo fascino ha superato i confini del tempo.
Dopo una giornata che ci ha portato indietro di secoli, nella pace del deserto, alla scoperta degli antichi faraoni, un po’ di riposo, in attesa della nostra visita a Il Cairo.
Una delle mete obbligate del viaggiatore che si trovi a visitare Il Cairo è il Museo Egizio.
Eccoci dunque, di buon mattino, a Piazza Tahir, sempre affollata da ogni mezzo.
Entrando all’interno del museo, dopo aver passato il controllo al metal detector, ecco apparire ai nostri occhi un susseguirsi di antiche statuine e colossali statue come quella di Ramses II.
Ecco la copia della Stele di Rosetta, che, chi ha visitato il British Museum di Londra ha visto in versione originale.
Proseguendo lungo il salone centrale, sulla parete finale si eleva verso l’alto il blocco calcareo del Faraone Amenophi III e la Regina Tiyi.
Dobbiamo ammettere che nonostante ci si trovi di fronte ad innumerevoli meraviglie, ciò che colpisce di più tra tutti questi tesori è la Sala Tutankhamon ed il suo tesoro.
Esso è considerato uno dei tesori archeologici più importanti del mondo, migliaia sono i reperti portati alla luce da Howard Carter, lo scopritore della tomba di Tutankhamon e di fronte a tale meraviglia il mio pensiero corre indietro di oltre 2000 anni.
L’unico lato “negativo” è la scarsa illuminazione dei reperti, quindi quando andate a visitarlo portate con voi una torcia tascabile. C’è da dire che la visita al Museo Egizio non è stata fine a se stessa ma permette di avere molte informazioni che sono utili se si decide di proseguire verso Sud passando per Luxor, Assuan ed infine Abu Simbel.
Nel cuore del Cairo si può visitare la Cittadella, in arabo El Kala, edificata dal grande Saladino dove all’interno domina la famosa moschea di Muahammad Alì costruita in alabastro bianco.
Questo luogo di preghiera è accessibile ai turisti ma bisogna osservare alcune regole.
Per esempio, le donne dovrebbero indossare abiti che coprano gambe e braccia, e naturalmente le scarpe andranno lasciate all’ingresso, dove all’uscita si dovrà lasciare l’immancabile bakshish (mancia).
Da questa posizione abbiamo goduto di un panorama fantastico sulla città, che spazia dalle piramidi al Nilo passando per la Città dei Morti e alle cupole ed ai minareti della mosche di Al-Azhar e dall’Università del Cairo una delle più antiche università islamiche del mondo arabo.
Scesi nuovamente nel fiume di traffico che inonda le strade del centro del Cairo, arriviamo fino alle porte del grande Bazar di Khan el Kaliliun enorme labirinto affollato di bancarelle di venditori ambulanti, dove acquistare profumi, spezie ma anche oggetti in oro (il classico cartiglio) e pittoreschi locali dove consumare le specialità come il Kebab (spiedino di agnello), il Ful piatto tipico egiziano (una minestra di fave e lenticchie).
Per assaporare la città siamo stati in caffè, dove abbiamo sorseggiato karkadè e the alla menta, lasciandoci trasportare dalla voce del muezzin, dal profumo delle spezie e dal vociare dei commercianti.
Inebriati da questa atmosfera, abbiamo deciso di trasferirci in taxi sulla riva del Nilo, per godere di un tramonto favoloso.
Ormeggiati lungo le sponde del Nilo, notiamo i grandi battelli che porteranno migliaia di visitatori alla scoperta dei tesori che questa terra millenaria conserva, scoprire lentamente la vita che popola le sue rive, Questo è quello che ci ha lasciato l’Egitto: la sensazione che infondo che tutto sia rimasto uguale da secoli. Nulla di più spettacolare che la sensazione di sentirsi parte di una storia millenaria, nel cuore della civiltà.
Per approfondire…guide turistiche, libri e film
Egitto (Guide EDT/Lonely Planet)
LA FIGLIA DEL MATTINO , di Pauline Gedge (Monete)
La storia di Hatshepsut l’unico faraone donna sul trono d’Egitto.
“Uno dei più bei romanzi storici sulla vita nell’antico Egitto” – The New York Book Review.
Pauline Gedge ha dato vita ad un romanzo epico – ma fondato su precisi fatti storici – ricco di aneddoti sulla vita a Tebe e sul mondo egiziano.
Gran Bretagna 1978 di John Guillermin, tratto dal romanzo “Poirot sul Nilo” di Agatha Christie.
Cast: Con Peter Ustinov, Bette Davis, George Kennedy, Jane Birkin, Mia Farrow, Jon Finch, Angela Lansbury, Lois Chiles, Olivia Hussey, Simon MacCorkindale, David Niven, Maggie Smith, Jack Warden, Harry Andrews, L.S. Johar.