Costa Azzurra: l’eleganza senza tempo di Saint Tropez!

Domenica mattina, whattsapp mi segnala un messaggio: è l’Anto, una delle amiche preziose sin dalle scuole medie inferiori… “Ciao amica, noi siamo a Nizza e andiamo verso Saint Tropez!

101_Saint_Tropez_veduta_racconti_di_viaggioLeggera invidia… guardo fuori, la nebbia è fitta e nulla invita ad uscire quindi… niente di più naturale che il pensiero vada, senza sforzo, fino in Costa Azzurra.

Del mio debole per la Francia già ho scritto in occasione degli articoli sulla Provenza e la Camargue e successivamente sulle Valli del Rodano, come poteva mancare la Costa Azzurra con il suo fascino elegante e discreto, leggero e profumato di lavanda?

Superato il confine italiano si percepisce subito una leggera differenza, e per quanto ami e abbia frequentato tantissimo la terra ligure (le immersioni da “giovane subacquea” le facevo sempre lì…), la costa francese si offre ai nostri occhi con una leggerezza ed una eleganza diversa, e non è solo effetto della “r” moscia…

Superando Montecarlo, Nizza e molti altri luoghi non meno affascinanti e glamourous, arriviamo a Saint Tropez, al confine tra Costa Azzurra e Provenza, famosa per le spiagge di Ramatuelle e per la sua mondanità. Piccola cittadina che porta ancora, in modo inequivocabile, i segni del suo passato storico; tracce dei nativi Galli, dei coloni Greci (Athenopolis), dell’insediamento dei Romani (Heraclea), sono ben visibili anche all’occhio veloce del turista del fine settimana. A seguito di ripetuti attacchi e saccheggi da parte dei Saraceni la città venne abbandonata dai suoi abitanti, che si rifugiarono sulle colline, e nel 1400 venne ripopolata da 60 famiglie liguri con il compito di far risorgere la località in cambio dell’esonero dal pagamento di qualsiasi tassa per duecento anni.

105_saint_tropez_brigitte_bardot_la_madrague_Racconti_di_viaggioForse è per questo che si respira da subito un’aria di accoglienza e familiarità che la distingue da tutte le altre pietre preziose di questa costa?

Saint Tropez, sino agli anni ’50, era un semplice villaggio di pescatori, e divenne un luogo di fama internazionale per essere stato lo sfondo di un famoso film francese, “Piace a troppi”,  che negli anni ’50 lanciò una meravigliosa Brigitte Bardot come massimo sex symbol europeo, la stessa Brigitte Bardot che acquisterà qualche anno più tardi una villa (la famosa Madrague) che costituirà un richiamo per il jet-set della Costa Azzurra.

Se Brigitte Bardot ci vive tutto l’anno un motivo ci sarà, ed il motivo non è solo il clima invitante in ogni stagione. Regalatevi qualche giorno a Saint Tropez anche fuori estate, quando troppo di sovente vi ritroverete a sgomitare per potervi fare largo tra la folla, e ne ricaverete sicuramente immagini e sensazioni indimenticabili, senza contaminazioni.

St Trop (come la chiamano gli habitué) offre sempre un paesaggio incantevole, con il suo golfo affacciato su un mare cristallino – in certi punti quasi caraibico – alle spalle del quale si estendono morbide colline ricoperte da vigne (per chi ama il genere, si consiglia un tour lungo la route du vin).

Mondanità, shopping, natura e relax… tutte possibilità che Saint Tropez offre ai propri ospiti.

Proprio all’ingresso di St Tropez c’è una spiaggia molto comoda da raggiungere a piedi. Ma tutti amano le lunghe spiagge di sabbia fine di Ramatuelle & Pampelonne. Spiagge libere e stabilimenti privati, tra cui i più famosi frequentati da vip e da bellissime donne sconosciute (forse ancora per poco…), come il celebre Club 55, il Nikki Beach e La voile rouge.

102_saint_tropez_iles_de_france_beach_racconti_di_viaggioQui il bianco candido è un imperativo e l’ondeggiare al vento dei parasole leggeri riporta ad atmosfere alla Grande Gatsby, aggiornate però da uno stile minimal e pulitissimo.

Non scandalizzatevi se, tra famigliole e celebrity vi imbatterete in chi pratica il naturismo: a St Tropez è del tutto normale e non viene limitato a spiagge riservate e blindate, come avviene in Italia!

Dall’ora dell’aperitivo fino a notte inoltrata, la movida non si ferma mai. Ed è per la sua dolce vita che Saint-Tropez è divenuta celebre in tutto il mondo. C’è solo l’imbarazzo della scelta. Si può decidere di restare direttamente in spiaggia, visto che tutti gli stabilimenti servono la cena e, la maggior parte, anche il dopo cena, con gente che balla sui tavoli. Affollatissimo per l’happy hour è il bar dell’Hotel la Maison Blanche. Poi si cena alla Brasserie des Arts, frequentato dal bel mondo, dove si può anche ballare. E, per chi adora l’alba, si va in una delle tante discoteche (Les caves du roy e Vip Room) o si torna sulla spiaggia.

Non solo negozi (o meglio, autentici palazzi) di Louis Vuitton e Chanel,  ma belle botteghe affacciate sul porto e tra i vicoli: qui potremo trovare capi d’abbigliamento tipici e oggetti d’arredamento in stile provenzale che si acquistano solo qui. Da non perdere il mercato provenzale che si tiene in Place des Lices due volte la settimana (martedì e sabato), un tripudio di generi alimentari, fiori, vestiti e oggetti di antiquariato, mille profumi e mille colori, un’esperienza indimenticabile per ognuno dei nostri sensi.

104_saint_tropez_mercato_places_des_lices_racconti_di_viaggioNulla di più bello che muoversi in scooter finchè la temperatura lo consente… nessun problema di traffico e di parcheggio, profumi alla portata del nostro naso e miglior contatto con la natura…

Il mio consiglio è di non perdervi una passeggiata lungo le viuzze de La Ponche, il vecchio quartiere dei pescatori fino alla Tour du Portalet che si affaccia sulla piccola spiaggetta con ancora qualche peschereccio e le reti stese al sole: alla Place des Lices dove i locali giocano alla petanque all’ombra dei platani, e di non lasciare mai Saint Tropez senza aver acquistato uno dei tantissimi modelli di sandali à la tropezienne, pezzi di artigianato affascinanti, intramontabili e sempre tanto chic…

Manuela Lamanu Manzotti

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