Canada: Alberta, la culla dei dinosauri.
Quanto spazio richiederebbe parlare in modo completo del Canada… per visitarne i luoghi più ricchi di fascino si dice occorra almeno un mese. Prendiamocela comoda, ed immaginiamo di visitare una provincia per volta e, in rigoroso ordine alfabetico (… non è vero, questa è la provincia che preferisco in assoluto) partiamo da Alberta, provincia del Canada Occidentale, sul versante est delle famose Montagne Rocciose, confinante con il Montana (USA), la Columbia Britannica, i Territori del Nord-Ovest ed il Saskatchewan, entrata a far parte della confederazione nel 1905.
L’Alberta presenta un territorio sufficientemente umido, solcato da grandi fiumi e costellato da una miriade di piccoli laghi. Esistono anche tre laghi di importanti dimensioni, il più vasto dei quali è il Lago Athabasca (7.898 km²).
Le regioni settentrionali dell’Alberta sono in buona parte coperte dalla foresta boreale e stranamente presentano meno giorni di gelo rispetto alle regioni del Sud-Est dove il clima è semi-arido e con temperature molto più estreme (comprese tra i -35 °C e i 38 °C tra inverno ed estate). I territori centrali e orientali invece presentano climi più miti.
L’Alberta è una delle due sole province canadesi (l’altra è il vicino Saskatchewan) a non possedere sbocchi sul mare.
La provincia di Alberta è particolarmente conosciuta dagli appassionati di dinosauri: uno dei più feroci carnivori di sempre ha preso il nome da questa zona. Si tratta dell’Albertosauro, una sorta di versione ridotta del T-Rex. Tre quarti dei resti rinvenuti dai paleontologi sono stati scoperti lungo il fiume Deer che percorre quella che, a ragione, è diventata la Dinosaur Valley. La sua “capitale” è Drumheller. In questa cittadina di 8.000 abitanti, lambita dal Deer, tutto parla di questi rettili, scomparsi 65 milioni di anni fa. Proprio qui si trova il dinosauro più grande del mondo: non uno vero, o il suo fossile, bensì un gigantesco Tirannosauro in acciaio e fibra di vetro, alto ben 26 metri e lungo 46. Di fatto, è grande più del doppio del predatore visto in Jurassik Park: i turisti ci possono entrare dentro, salire le scale interne ed uscire… tra le sue fauci, da dove si può godere una vista mozzafiato sulle badlands, paesaggio desertico pieno di calanchi, e gli hoodoos, strane formazioni rocciose più conosciute come “camini di fata” di grande richiamo… qualcuno forse ricorderà le immagini di queste incredibili formazioni a rappresentare la più vicina Cappadocia, in Turchia..
Una volta scesi dal gigantesco T-Rex, ancora a Drumheller ci si può imbattere in altri dinosauri riprodotti in scala, sparsi per la cittadina.
A qualche chilometro da Drumheller si può visitare il Royal Tyrrell Museum of Palaeontology. Prende il nome da Joseph Tyrrell, il geologo che trovò per primo i resti di un dinosauro nella valle del Red Deer, nel 1884. Aperto nel 1985, ogni anno accoglie 400mila visitatori.
È l’unico museo canadese totalmente dedicato alla paleontologia e, nel suo genere, è uno dei più grandi del mondo, potendo contare su 200mila fossili, di cui 9mila di dinosauro. Il più famoso dei suoi padiglioni è la “Dinosaur Hall”, nella quale in mostra ci sono una quarantina di scheletri di dinosauro a grandezza naturale. Per visitare il Royal Tyrrell Museum servono circa solo pochi euro e sarà una visita che, soprattutto i bambini, non dimenticheranno più.
Sempre sulla rotta dei dinosauri, nei pressi di Brooks, 130 chilometri verso sud-est, c’è il Dinosaur Provincial Park. Anche qui i calanchi abbondano, ma più che per la bellezza della natura i turisti arrivano perché si tratta di uno dei più grandi giacimenti di fossili di dinosauro del pianeta. In questa zona, infatti, sono state scoperte addirittura 39 specie diverse di dinosauro ed oltre 500 resti provenienti dal parco sono stati esposti in musei di tutto il globo.
Anche per questo, a 24 anni dalla sua inaugurazione, nel 1979 il parco è stato dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’Unesco. L’area non è interamente visitabile: alcune zone sono off-limits per i turisti e riservate ai paleontologi. Quasi superfluo aggiungere che è assolutamente vietato portarsi a casa un fossile, nel caso si fosse così fortunati da trovarne uno. Il visitor centre ospita una mostra sui dinosauri, alcuni dei fossili rinvenuti, e racconta la storia naturale e geologica del parco. A metà maggio, poi, iniziano attività come il tour in bus, il fossil safari, visite guidate in vecchi scavi, trekking al tramonto assieme a delle guide. Nel parco si può anche campeggiare, ed anche questa è una esperienza che, non solo i bambini, non dimenticheranno facilmente!
Manuela Lamanu Manzotti