In Ungheria per visitare “Parigi”!
Ancora una meta romantica, per chi non ne ha mai abbastanza di scorci eleganti, coinvolgenti e sentimentali.
Andiamo in Ungheria, precisamente a Budapest, considerata da tutti la perla del Danubio per i suoi tesori artistici e soprattutto per i suoi emozionanti paesaggi sul Danubio, che con i suoi maestosi ponti è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco.
Nell’architettura di Budapest si integrano meravigliosamente elementi di stili, culture e epoche diverse, dall’unione delle città di Buda e Pest all’impero, dal periodo sovietico all’epoca moderna: Pest, città moderna, ricca di negozi, hotel, ristoranti e locali notturni, si trova sulla sponda orientale del Danubio. Dalla parte opposta di Pest si trovano Obuda, antica Buda, il primo insediamento romano, e Buda, riconoscibile dal Quartiere medievale sulla collina, dal Palazzo Reale e dalla Chiesa di Mattia.
Nel mezzo, sul Danubio, sorge l’Isola Margherita, ideale per passeggiare, praticare sport e per rilassarsi nei bagni termali o bagni turchi.
Budapest è oggi una delle poche capitali europee che può offrire parchi naturali protetti e stabilimenti termali, ideali per il relax. Ma Budapest è anche una città culturalmente vivace e moderna, tanto da essere soprannominata anche “la Parigi dell’Est”. Una capitale, questa, a reale misura di “passeggiata”, visitabile e vivibile in un fine settimana di buon tempo.
Tutte le civiltà che la occuparono hanno lasciato le tracce nella cultura e nella vita di questa città, ad esempio la cucina molto speziata risente dell’influenza turca, e le costruzioni barocche dell’impero austroungarico.
Dal 1945 al 1990 l’Ungheria ha vissuto una pagina nera della nostra storia, facendo parte del blocco Est sotto l’influenza dell’URSS, pur godendo di un sistema relativamente più libero di molte altre nazioni dell’europa orientale. Successivamente alla caduta del muro di Berlino l’Ungheria è ridiventata democratica e Budapest un’affascinante capitale di un paese oramai a pieno titolo capitalista.
Il “riconfezionamento” della storia a servizio del turismo maschera a volte la verità sul passato ma la vera città continua a mostrare le ombre della sua storia recente.
Certamente molto è cambiato nei due ultimi decenni, strade pedonali, negozi di lusso nightclubs e ristoranti lussuosi annunciano l’arrivo di un capitalismo globale… basterà però recarsi in via Vàci e Andrassy e i palazzi in rovina e i graffiti di protesta ci arriveranno addosso, colpendoci profondamente. Per comprendere la città veramente può essere realmente utile uscire dal circuito preconfezionato e dare un’occhiata al recente passato.Comprenderne le sue contraddizioni permette di dare a Budapest un luce più vera, interpretando le paure del passato e condividendo l’entusiasmo per il suo futuro… lo sappiamo, ogni luogo che visitiamo deve avere la sua giusta chiave di lettura.
La sua posizione lungo le rotte tra occidente ed oriente oltre che avvantaggiarla negli scambi commerciali è stata il motivo delle numerose invasioni e guerre che si sono combattute in passato. Distrutta molte volte fu conquistata dai Mongoli, dai Turchi e per ultima dagli Asburgo che la dominarono fino alla fine della seconda guerra mondiale.
Budapest fu un’antica colonia romana e gli stessi romani, veri amanti delle terme, furono i primi a sfruttare le 123 sorgenti termali che si trovano nella ragione, molte delle quali sono ora delle terme pubbliche e rappresentano ancora una delle caratteristiche di questa capitale.
Alcune rovine delle costruzioni di quel periodo sono ancora visibili.
Tuttavia i bagni più moderni risalgono al periodo di dominazione turca, tra il 1541 ed il 1686.
La fama di città termale però Budapest l’ha assunta soltanto a partire dal 1920, quando ha iniziato a sfruttare il potenziale economico di questa risorsa
I più famosi sono i bagni Király, la cui costruzione è iniziata nel 1565, in pieno periodo turco, rappresentato inconfondibilmente dalla cupola e la piscina di forma ottagonale. Questi bagni sono aperti ad entrambi i sessi ma rigorosamente in giorni differenti quindi, per quanto seducenti, non sono i più indicati per chi viaggia in coppia e vuole condividere questa esperienza.
Anche i bagni Rudas presentano le caratteristiche distintive del periodo turco, ovvero la cupola e la piscina a pianta ottagonale.
Il loro grande vantaggio è anche quello di trovarsi in una posizione centralissima della città, in un lembo di terra compreso tra il Gellért Hill e il Danubio.
Vi sono poi i Bagni Gellért, molto più recenti, edificati nel 1918, anche se in quel luogo in precedenza vi era già una struttura del genere. Nel 1927 e poi nel 1934 sono state apportate delle migliorie. Il suo stile sublime (Art Nouveau), i suoi mosaici colorati, le colonne di marmo, le vetrate e le numerose statue, contribuiscono a rendere questa struttura una delle più belle dell’intera città di Budapest ed i suoi interni sono stati di fatto utilizzati come location in diverse famose pellicole. Regalatevi una giornata all’interno di questa struttura, sarà rigenerante e coinvolgente con le sue atmosfere languidamente retrò.
Infine, visitare Budapest senza assaggiare il gulash è impensabile. Tra una visita e l’altra a Buda e a Pest, trovate il tempo per entrare nei locali caratteristici dove servono cucina tradizionale e gustatevi una bella porzione di gulash che, per quanto sia un piatto ormai diffuso anche nella nostra terra, gustato nella terra d’origine regala emozioni diverse e imparagonabili. Questa pietanza è propriamente una zuppa, i cui ingredienti essenziali sono tagliata di manzo, patate, brodo di patate, paprika (ricordate di decidere voi il grado di piccantezza, che può raggiungere livelli non alla portata di tutti!), e cipolla bionda.
C’è anche da specificare che non esiste una ricetta unica per preparare il gulash, dato che in tutta quanta l’Ungheria si sono diffuse delle versioni regionali e personalizzate di questo piatto, per rispondere alle esigenze di ogni palato. Originariamente questo piatto costituiva il pranzo dei mandriani che conducevano i bovini nelle varie pianure ungheresi; dal 18esimo secolo il Gulash è arrivato sulle tavole di tutto il popolo, diventando uno dei piatti caratteristici della cucina magiara.
Appuntamento alla prossima città romantica!
Manuela Lamanu Manzotti