Barcellona, il capitolo di una fiaba per viaggiatori.
Avete voglia di allontanarvi un poco dalle consuetudini alla ricerca di un break con un giusto equilibrio di cultura e allegria? La mia proposta è questa: correte a Barcellona!
Capitale della Catalogna, Barcellona è la seconda città della Spagna. Dopo Madrid. E’ una meta indiscussa del turismo, ogni periodo dell’anno è giusto per fare una capatina a Barça.
Grazie ai sempre più numerosi voli low cost e alla breve durata del viaggio Barcellona è diventata una meta ideale per un fine settimana.
In soli due o tre giorni è possibile visitare la città e respirare la sua atmosfera allegra e contagiosa.
Sfatiamo un luogo comune: Barcellona non è una città da Movida ad ogni costo, da divertimento sfrenato a tutte le ore. E se la mattina prima delle 9 ben difficilmente riuscirete a fare colazione in un bar o troverete un negozio aperto non è perché i barcellonesi tirano tardi e al mattino non hanno la forza di alzarsi… è semplicemente perché se la prendono comoda, lo sappiamo che è necessario spostare le lancette del nostro orologio due ore indietro: di sera quasi tutti i locali chiudono presto e la domenica la città è semideserta. La movida è concentrata in poche zone della città, soprattutto nel Barrio Gotico. Quindi, se qualcuno vi aveva descritto una città che non dorme mai rasserenatevi, oppure se quello che cercate è proprio la vera movida sapete dove indirizzarvi.
Il Barrio Gotico di Barcellona è caratterizzato da librerie ed antiquari, bar e ristorantini lungo le stradine di questo quartiere, prima romano e poi greco, da sempre centro della vita di Barcellona. Sopra il quartiere svetta la guglia appuntita della Cattedrale di Barcellona, dedicata a Santa Eulalia. Per scoprire il Barrio Gotico non c’è un percorso consigliato: è bello gironzolare un po’ tra le stradine, senza dimenticare Placa Reial (ristoranti, bar e turisti) e Carrer Montcada, sede del Museo Picasso. Una importante particolarità, da “leggere” nel modo giusto… girando per il Barrio Gotico vi potrà succedere di vedere appese ai balconi lenzuola con vari insulti in catalano: sono i residenti che non sopportano più i turisti e i musicisti un pò brilli che di notte schiamazzano nel quartiere. Da vedere o anche fermarsi per una sosta, di giorno e di sera, il “Els Quatre Gats” (I quattro gatti), un ostello inaugurato a Barcellona nel 1897 che divenne subito uno dei punti di incontro dei principali artisti della città, ospitando anche le prime due esposizioni individuali di Picasso. Il cibo forse non è un granché, ma si mangia immersi nella storia dell’arte.
Un’altra visita impedibile? Quella alla Sagrada Familia.
Con un po di impegno e di fortuna si riesce a farsi strada tra i turisti in posa per la fotografia di rito ed ecco che la Sagrada Familia si offre ai nostri occhi come un’opera straordinaria. Non è importante che sia incompiuta (una grande operazione di marketing che dura da un secolo, a parere di tanti) ma è straordinario quello che gia c’è. Sulle facciate si racconta la storia di Gesù, dalla nascita fino alla morte. Nell’interno c’è la Gerusalemme celestiale, abitata dall’Agnello, dal figlio di Dio che ha finito le sue sofferenze terrene e vive in Paradiso, finalmente salvo. La Sagrada Familia è un immenso simbolo cristiano, una specie di racconto biblico in pietra. Che poi chiedano 9 € (destinati al suo “perenne” completamento) per guardare i sacchetti di cemento ammucchiati all’interno… beh, non ha molta importanza!
Continuiamo la nostra visita, spingiamoci fin sulle Ramblas, che terminano arrivando al Porto Antico, dove si trova la statua di Cristoforo Colombo (Cristobal Colón), che, con il dito puntato, indica metaforicamente la direzione del Nuovo Continente. A pochi passi da lì, si incontra il Museo Marittimo dedicato soprattutto alla storia navale del Mar Mediterraneo, nel quale si può ammirare la riproduzione in scala reale di una galera da combattimento. Il Museo è situato nei cantieri navali medioevali, dove venivano costruite le barche che navigavano per il Mediterraneo, ed i suoi capannoni in pietra sono un esempio di archeologia industriale. Il Porto Antico offre diverse attrazioni, tra le quali spicca il maggior Acquario della fauna marina mediterranea, frequentemente sede di importanti esposizioni fotografiche
Al numero 91 della Rambla troviamo il mercato della Boqueria, animato e colorato come un mercato napoletano ma ordinato come uno svizzero, con una scelta di prodotti degna di un centro commerciale. E’ il più grande mercato di Barcellona e della Spagna: un grande edificio in ferro che accoglie chioschi di ogni tipo: verdure, pesce, dolci, carne, gestiti da donne in costume tradizionale. Per chi è abituato ai mercati italiani, stupisce la bellezza dei chioschi (molti con colonnati) e la disposizione perfettamente curata dei prodotti in vendita. Uno straordinario spettacolo della quotidianità di Barcellona, dai colori accesi e dai profumi forti, dove sono rimasta sorpresa dalla quantità di dolci in offerta ma soprattutto da una proposta inusuale; golosi e freschi frullati di frutta già pronti o frutta a pezzi in contenitori take away, ottimi compagni di passeggiata!
Infine, come non dedicare tutta la nostra attenzione alle incredibili realizzazioni architettoniche di Antoni Gaudì, le cui opere (compresa la già citata Sagrada Famiglia) attraggono ogni anno molti turisti da tutto il mondo. C’è chi va a Barcellona proprio solo per ammirare le opere di Gaudì e chi se le ritrova davanti all’improvviso, camminando per la città. Certo è che se le incrociate, non potete fare a meno di notare le opere di questo artista con la testa fra le nuvole, visionario e stravagante, senza ombra di dubbio l’espressione più bizzarra ed emblematica di Barcellona. Le sue case (Pedrera, Batllò) e i suoi giardini dalle architetture fumettistiche e dai colori vivaci (Park Guell) a metà strada tra il sogno e la realtà, renderanno la nostra passeggiata per Barcellona un capitolo di una straordinaria fiaba per viaggiatori!
Manuela Lamanu Manzotti