L’isola di Minorca, bagliori di diamante e zaffiro
Converrete con me che le isole, a prescindere dal continente che le ospita e da quali acque le circondano, posseggono per loro natura un fascino particolare legato, forse, ai diversi ritmi che cadenzano le giornate conseguenti più alle condizioni del mare che alle lancette dell’orologio. Minorca, isola delle Baleari, non fa certo eccezione!
Incantevole e poliedrica sono gli aggettivi più adatti per descriverla; il bianco candido delle case si esalta in armonioso contrasto con il blu del cielo e le acque cristalline del mare. E’ calma, tranquilla e sicura, ricca di spiagge da sogno, capace di offrirvi cibo genuino e delizioso, ideale per una varietà di attività sportive come il trekking, le escursioni in bicicletta, il windsurf, il kayak, l’equitazione e le immersioni subacquee.
Con il suo perimetro litoraneo di 290 km, Minorca costituisce il territorio più orientale della Spagna e dell’arcipelago delle Baleari, di cui rappresenta la seconda isola per estensione. Non solo: secondo il Travellers Choice Islands di TripAdvisor, Minorca occupa il quarto posto nella classifica delle migliori isole di Spagna. Prima tra le isole Baleari, cede il podio solo alle isole Canarie.
Dichiarata riserva della biosfera dall’UNESCO nel 1993, l’isola di Minorca gode di un clima mite tipicamente mediterraneo ed è il luogo di vacanza ideale per gli amanti della natura. Il rispetto per l’ambiente che si nutre in quest’isola è dimostrato dalla presenza di habitat mediterranei ben conservati: pinete, riserve marine, grotte terresti, spiagge di fine e brillante sabbia bianca che dona al mare riflessi turchini indimenticabili.
Non molto tempo fa si stava in spiaggia in splendida solitudine, anche in estate, nella quasi totale assenza di servizi e infrastrutture. Fino agli anni novanta Minorca era infatti una meta turistica poco conosciuta, un rifugio di pace e tranquillità che contrastava fortemente con le chiassose Ibiza e Maiorca.
A partire dalle abitazioni bianche basse che si integrano perfettamente nell’ambiente circostante, l’isola di Minorca ha saputo mantenere inalterate le sue caratteristiche architettoniche, proteggendo la propria identità territoriale dai cambiamenti derivanti dal turismo di massa. Gli stessi palazzi antichi e le vie dei centri storici conservano il fascino del passato, in un perfetto equilibrio tra semplicità ed eleganza.
Il suo capoluogo è Maó (in castigliano Mahón, a cui è riconducibile il merito di un’invenzione gastronomica di diffusione mondiale, la maionese -da Maó, appunto, il suo nome- preparata rigorosamente a mano) ha nella zona portuale uno dei punti più vivaci, con una vasta scelta di ristoranti e proposte per il tempo libero. Proprio nei pressi del porto sorge uno dei monumenti cittadini più importanti, la Fortezza della Mola, che si può visitare durante tutto il periodo estivo.
Il capoluogo minorchino annovera una serie di meravigliose spiagge, raggiungibili in auto, in bici, a piedi e via mare, dalle acque trasparenti e dal fondale roccioso, particolarmente apprezzate dagli amanti delle immersioni.
Ciutadella (in castigliano Ciutadela) è una delle località più affascinanti di Minorca. Tratto distintivo del centro storico della cittadina è la presenza di palazzi dagli interni aristocratici e fastosi che rispecchiano lo stile di vita della nobiltà del XVII e XVIII secolo.
Ciutadella vanta inoltre alcune tra le più incantevoli spiagge vergini minorchine accessibili a piedi, attraverso sentieri in terra battuta, o via mare. Una volta arrivati in questi piccoli angoli di paradiso ci si renderà conto che l’aver faticato un po’ per raggiungerli ha dato i suoi frutti. Da queste spiagge, infatti, è possibile ammirare alcuni dei tratti più spettacolari del litorale occidentale dell’isola.
La cucina minorchina rispecchia la classica gastronomia di tipo mediterraneo, con pietanze semplici ma gustose, a base di prodotti freschi e di stagione.
Particolarmente apprezzati e rinomati sono i formaggi, soprattutto il Queso de Maó di denominazione di origine controllata. Tra gli insaccati il più diffuso – non solo a Minorca ma nell’intero arcipelago della Baleari – è la sobrasaba, preparata con carne di maiale, sale, paprika e pepe nero.
Il piatto più amato dagli isolani e dai turisti resta, comunque, la caldareta de langosta (aragosta in umido), spesso accompagnata da frutti di mare o altro pesce.
Tra i fiori all’occhiello dei prodotti di Minorca spicca, inoltre, il gin, ottenuto con uva e bacche di ginepro, che si può considerare il liquore per eccellenza dell’isola: dall’unione di gin e limonata, nasce invece la pomada, bevanda molto conosciuta, solitamente servita d’estate con tantissimo ghiaccio!
Anche Minorca, come ogni isola che si rispetti, chiede a gran voce di essere esplorata in lungo e in largo, con scooter e fuoristrada per spingersi anche verso l’interno del territorio, le campagne minorchine ed i siti archeologici.
Và da se che le spiagge restano le mete principali dei turisti, ed a giusta ragione in quanto molte di queste sono pressoché vergini ed incontaminate!
Son Bou, Cala Caldana, Punta Prima e Sa Mesquida sono sicuramente le spiagge più conosciute, più attrezzate e frequentate dai turisti e dalla popolazione locale… se invece volete regalarvi qualche ora di assoluto relax e in totale libertà, ammirando panorami mozzafiato di sola natura vergine, vi consiglio di visitare le spiagge di Son Saura, Cala Mitjiana (qui i più audaci possono anche addentrarsi a nuoto nella grotta, vero spettacolo della natura), Playa di Binigaus (abituale è la pratica del nudismo), Cala Turqueta e Cala del Pilar.
A pochissime ore di volo da noi un vero gioiello grezzo caratterizzato dai bagliori del diamante e dello zaffiro, prezioso ma ancora tanto naturale, semplice ed accogliente…
Manuela Lamanu Manzotti