Isola di Mafia: l’incontro con gli squali balena
Questa volta voglio raccontarvi il mio viaggio in quest’isola ancora poco conosciuta e battuta dal turismo (al contrario della vicina Zanzibar).
Sono partita a metà marzo con l’idea di ritrovarmi immersa nella natura africana, non sono rimasta scontenta.
Arrivati a Dar el Salam, veniamo trasferiti all’aeroporto per il volo interno, su un bi-plano, con alcuni abitanti dell’isola e altri quattro turisti.
Atterriamo su una pista non asfaltata, con bambini, galline e capre che l’attraversano.
L’aeroporto è una baracca in lamiera… da fotografare!
Saliti sulla Jeep che ci aspettava, percorriamo, per circa trenta minuti, l’isola da una parte all’altra, fino a giungere al Resort.
Ci attende una struttura creata in armonia con il vicino villaggio.
Semplice ma curato; sorge direttamente sulla splendida spiaggia di Chole, all’interno del Parco Marino.
La baia è un luogo di incomparabile bellezza: protetto dalla barriera corallina e con acque calme.
È l’unica struttura con la spiaggia, le altre infatti (che si trovano su questo lato) non si affacciano su di essa, ma dispongono di piscine.
Al Mafia Lodge, ci sono quaranta stanze semplici ma accoglienti.
Garantisce un’ottima cucina (il gestore è italo/americano). Colazione, pranzo e cena, sono allestiti nell’unica ma scenografica sala, che si affaccia sul giardino vista mare.
Ben fornito il bar, per piacevoli chiacchierate serali.
Per chi ama, come noi, praticare attività subacquea, c’è una buona collaborazione tra il lodge e il vicino diving, che non si trova all’interno ma poco distante lungo la spiaggia.
Ci dirigiamo, quindi, in spiaggia, dove lettini e ombrelloni in paglia, ci attendono per rilassarci.
Davvero speciale lo scenario di persone con abiti coloratissimi, che verso sera passano per riprendere le barche per il rientro nel loro villaggio a Chole (nessuno viene disturbato, perché due guardie vigilano sul lodge, al fine di garantire completo relax per gli ospiti).
Percorrendo la spiaggia, si incontra il diving di gestione Italiana.
Disponibili attrezzature complete e tre barche (di cui un davvero grande per le escursioni full-day).
Partenza la mattina, con imbarco davanti al lodge.
Dopo un breve tratto di navigazione, le guide sub ci fanno i briefing sulle immersioni della giornata. Sull’Isola di Mafia ci sono ben sedici punti d’immersione.
Qui gli squali balena sono stanziali, ovviamente ci sono periodi con più abbondanza di cibo, che vanno da gennaio a metà marzo.
Per vedere gli squali balena ci trasferiamo dall’altro lato dell’sola, con una Jeep (la stessa usata per il trasferimento in aeroporto).
Si arriva ad un Resort chiamato Butiama che organizza le uscite con barche a motore apposite; le barche possono contenere cinque o sei .
Io sono uscita due volte perché sono rimasta affascinata da questi enormi mammiferi e solo nel corso della prima uscita abbiamo nuotato con venti squali balena.
La sorpresa più grande e che non c’è orario per la permanenza in acqua, quindi si può nuotare senza alcuna pressione per il rientro.
Dal Mafia Lodge è possibile organizzare escursioni al faro di Ras Mkumbi, oppure la visita alla Foresta di Mlola o ancora alla vicina Baia di Chuvia.
Arrivati all’ultimo giorno, soddisfatti e ripagati dell’esperienza fatta sia in acqua che con le persone del luogo, rientriamo in Italia.
Per qualsiasi informazione o curiosità, sono a vostra disposizione!
Per approfondire…guide turistiche e libri
Zanzibar. Pemba-Mafia (Bradt Guides)
Tanzania (Guide EDT/Lonely Planet)
Psicologia e psicodinamica dell’immersione subacquea, di Franco Angeli (collana Serie di psicologia)